Teramo, rivali in amore per un avvocato: lite tra donne finisce in Tribunale

Una commerciante 50enne è parte civile, imputata una cubana 40enne

Teramo, rivali in amore per un avvocato: lite tra donne finisce in Tribunale
E’ passata dall’essere imputata contro l’amante dell’ex marito a parte civile in uno stralcio del fascicolo che adesso vede accusata l’altra donna di...

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E’ passata dall’essere imputata contro l’amante dell’ex marito a parte civile in uno stralcio del fascicolo che adesso vede accusata l’altra donna di averle lei causato delle lesioni, ma anche di averle danneggiato l’auto. Accuse identiche a quelle che in precedenze le erano state rivolte proprio dall’amante del suo ex, cadute in fase di rito abbreviato dove il giudice ha emesso una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste al tribunale di Teramo. Protagoniste di questa vicenda che risale ad ottobre del 2020, in pieno periodo Covid, una commerciante teramana 50enne (nel procedimento penale in corso parte civile assistita dall’avvocato Matteo Flamminj) e una cubana 40enne, imputata, difesa, invece, dall’avvocato Gennaro Lettieri.

LA LITE

A far scattare la lite tra le due donne la scoperta della relazione extraconiugale di cui, in realtà, la 50enne già sospettava nonostante con suo marito all’epoca il matrimonio fosse già di fatto terminato. E’ stata lei stessa, ieri, in aula a riferirlo. Ma in quella delicata fase la loro figlia adolescente addossava alla mamma la responsabilità di tutto e anche per questo la donna si sarebbe servita della prima occasione per avere una prova da mostrarle. Una foto, in questo caso, scattata col cellulare mentre i due amanti si trovavano in un terreno di proprietà dell’ex marito, che è un avvocato teramano.

«Quando sono arrivata – ha raccontato l’ex moglie – dalla strada li ho visti insieme, erano l’uno di fronte all’altro, e ho scattato delle foto. Poi sono risalita in auto, ma dopo aver fatto manovra poco più avanti ho visto quella donna venirmi incontro con la sua auto e speronarmi». E’ stato in quel momento che sarebbe iniziato il litigio tra le due donne. «Lei dopo è scesa, si è messa tra le due auto ed ha iniziato a tirarmi i capelli. Ho avuto paura perché io ero sola e loro in due». Ma la versione del marito non coincide. L’uomo, infatti, che è stato sentito subito dopo, ha negato di essersi avvicinato alle loro auto. «Ho sentito un rumore e poi discutere - ha detto - Quando la mia ex moglie è ripartita ho visto l’altra donna che si muoveva come se fosse agganciata». Dai certificati medici risultano per l’ex moglie dell’avvocato, oggi parte civile nel processo, 5 giorni di prognosi per “un trauma da stiramento del polso destro, cervicalgia post traumatica ed escoriazione nella regione nasale e della mano sinistra”, mentre per l’amante (che adesso è imputata, ma aveva pure lei denunciato per le stesse accuse l’altra donna assolta con il rito abbreviato) 75 giorni di prognosi per un trauma contusivo distorsivo del ginocchio sinistro ed ematoma della faccia mediale di coscia e gamba sinistra in prossimità del ginocchio. Al momento, comunque, l’assoluzione è già stata appellata dalla Procura, mentre il processo in corso va avanti davanti al giudice monocratico Emanuele Ursini.

 

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Il Messaggero