Lo hanno trovato morto nelle campagne di Paglieta. Si sono concluse nel primo pomeriggio di ieri, con un drammatico epilogo, le ricerche di Gino Di Nella, 76 anni, celibe, del posto. Il corpo giaceva in località Colle Martino, in un'area con boscaglia, non lontano dal centro abitato e in cui lui si recava, spesso, a piedi, specie a primavera, per cercare asparagi. Sono stati i vigili del fuoco di Chieti a rinvenire il cadavere, in avanzato stato di decomposizione. Il pensionato, che viveva solo, che aveva scarsi contatti con i familiari e che era noto a tutti, era stato visto in giro in paese, l'ultima volta, tra il 29 e il 30 aprile scorsi, quando era stato incrociato da un amico. Poi più nulla e nessuno si è preoccupato di lui. Sono stati i carabinieri di Atessa, guidati dal capitano Alfonso Venturi, a ricostruire i suoi movimenti. I militari hanno controllato la sua abitazione e sentito diversi conoscenti. Le ricerche, dopo la denuncia dei familiari dell'altra sera in caserma, erano scattate domenica e sono andate avanti fino a ieri, quando è stata individuato il corpo. Si pensa che a stroncarlo sia stato un malore. A coordinare gli interventi, a cui hanno preso parte anche i vigili urbani e la Protezione civile con i cani è stata la Prefettura di Chieti. La Procura di Lanciano ha disposto l'autopsia. Nello scorso settembre un altro pensionato fece perdere le proprie tracce, Ettore Di Lallo, 64 anni, che fu rinvenuto, senza vita in un fossato. Anche lui si era allontanato a piedi.