Rissa tra ultrà del Giulianova e del Teramo alla festa: tre arresti

Rissa tra ultrà del Giulianova e del Teramo alla festa: tre arresti
Riaffiora la vecchia e purtroppo mai sopita rivalità calcistica tra Teramo e Giulianova e scoppia una rissa che sfocia al termine con tre arresti, due feriti ed un paio di...

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Riaffiora la vecchia e purtroppo mai sopita rivalità calcistica tra Teramo e Giulianova e scoppia una rissa che sfocia al termine con tre arresti, due feriti ed un paio di carabinieri contusi. Il tutto si è verificato sul porto di Giulianova alla fine della manifestazione “Aperiporto” che ha richiamato nello scalo giuliese oltre cinquemila persone. Una serata, anzi, una nottata trascorsa tra musica, vino e birra di qualità, e gastronomia e soprattutto senza tralasciare il ricordo delle vittime di Genova con cinquemila stelle che si sono accese quando è scoccato il momento del ricordo.


Tutto era filato via liscio, presenti anche alcune pattuglie dei carabinieri. Ed ecco che mentre verso le tre la folla scivola via contenta e soddisfatta, si sentono delle grida, sempre più forti e poi insulti e poco dopo si scorgono dei giovani che si spintonano, si urtano e poi cominciano ad agitare le mani. E’ l’avvio della rissa. Inizialmente una violenta lite poi degenerata in rissa, tra una ventina di persone, tifosi del Teramo e del Giulianova. Immediatamente la zona è stata raggiunta da cinque carabinieri, già in servizio proprio per garantire l’ordine pubblico organizzato per tale occasione. I militari hanno diviso i ragazzi, la maggior parte dei quali è poi riuscita a dileguarsi tra la folla per evitare problemi. Rimanevano a darsele di santa ragione solo in tre.

I carabinieri hanno tentato di dividerli, ma i tre hanno aggredito anche loro, per cui si è reso necessario inviare sul posto, in aiuto, anche la pattuglia del Nucleo Radiomobile, e solo dopo aver fatto uso dello spray al peperoncino i tre uomini sono stati immobilizzati e tratti in arresto per rissa e minaccia aggravata, anche verso gli stessi Carabinieri e quindi con l’aggiunta di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero