«Famme vede come litighi, ti sparo in testa»: pugni e sediate ad Alba Adriatica

Movida fuori controllo ad Alba Adriatica, presa d'assalto da un nugolo di ragazzi che fino alle 6 di mattina vagano in gruppi per locali e innescano risse sulle strade....

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Movida fuori controllo ad Alba Adriatica, presa d'assalto da un nugolo di ragazzi che fino alle 6 di mattina vagano in gruppi per locali e innescano risse sulle strade. L'ultima è di ieri mattina alle 5,30, documentata da un video girato da Retano Pantoli, ex assessore, titotare di una gelateria e presidente della Pro Loco. Un ragazzo - camicia strappata, fisico possente e marcato accento romano -  urla lungo via Abruzzo: «Famme vede come litighi, infame. Ti sparo in testa» quando incontra un gruppo di giovanissimi, viene accerchiato e giù pugni, sediate, urla, parolacce. Tutto come se il  Covid-19 non esistesse. Nessuno ha la mascherina, neanche per finta, legata a un braccio, in sottofondo si sentono grida e i rumori sordi di calci e spintoni. Il video è lunghissimo, testimonia che la città di Alba Adriatica, in provincia di Teramo, è fuori controllo. Il video diventa subito virale: quattromila visualizzazioni sulla pagina Facebook di Pantoli che conosce bene il fenomeno: «Questa estate è stato sempre così, continue liti, risse, sono tutti giovanissimi, a migliaia hanno invaso Alba, di solito è un maggiorenne a prendere in affitto una casa al mare che poi si riempie di cinque, sei minorenni, si muovono in bici, la sera vanno per locali, all'alba spesso si scatenano risse paurose come ieri».


Come spiega bene Pantoli, la città costiera - 12.000 abitanti d'inverno e 30.000 d'estate - la notte è quasi senza controllo. Perché? «I vigili urbani smontano alle 22 e la notte non presidiano la città perché non sono armati, le sole due pattuglie di polizia e carabinieri fanno quello che possono, ma hanno un vasto territorio da coprire. Sarebbe bastato sopperire alla mancanza dei vigili nel turno notturno con la vigilanza privata, ma il Comune non l'ha voluto fare». Risultato? Orde di ragazzini che alimentano la movida selvaggia nella cittadina di Alba Adratica, presa come punto riferimento nell'estate 2020 dai giovani del Lazio e di Roma. «Prima andavano in Spagna, quest'anno con il passaparola sui social network i ragazzi laziali, di Rieti, Roma e dintorni, si sono dati appuntamento in massa ad Alba Adriatica, arrivano con il Flixbus, girano per locali, qui ce ne sono diversi, il loro punto d'incontro è la piazzetta antistante via Abruzzo, a ridosso della pineta, vicino al lungomare. Si muovono in massa, senza trovare ostacoli. Sono tantissimi, basta contare le bici che stazionano davanti ai locali». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero