Ripulì la statua di Ovidio dal ghiaccio: benefattore sotto processo

Ripulì la statua di Ovidio dal ghiaccio: benefattore sotto processo
Non è bastata la beffa delle multe e quella delle promesse di pagarle, non mantenuta, da parte del sindaco di Sulmona Annamaria Casini: per Pasquale Di Toro,...

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Non è bastata la beffa delle multe e quella delle promesse di pagarle, non mantenuta, da parte del sindaco di Sulmona Annamaria Casini: per Pasquale Di Toro, l’imprenditore che il 7 febbraio scorso decise di spalare da neve, ghiaccio e immondizia, la statua di Ovidio in piazza XX settembre, arriva ora anche la citazione in giudizio. La procura di Sulmona, infatti, lo ha convocato, con citazione diretta, per il prossimo 24 gennaio davanti al giudice Giovanna Bilò: l’accusa è quella di essersi rifiutato di fornire le proprie generalità alla polizia municipale che era intervenuta quel giorno per spiegargli che senza autorizzazione non poteva entrare con i suoi mezzi in centro.


Di Toro si dice un po’ sorpreso e anche divertito: «Spero che mi condannino - spiega - e vorrei che la pena fosse quella di affidamento ai servizi socialmente utili. Chissà, così, potrò spalare la neve con l’autorizzazione del tribunale». Un po’ da ridere c’è, anche se la questione penale è seria: per il reato contestato si rischia fino ad un mese di arresto e un’ammenda fino a 206 euro, che si aggiungerebbe a quelle già pagate in via amministrativa. Di Toro infatti venne multato con due verbali da 50 euro per aver violato la zona a traffico limitato con il camion e le ruspe e con altre 300 euro circa per essersi rifiutato di dare le sue generalità. E fu costretto anche a pagarle quelle multe, nonostante il sindaco, dopo il caso, che ebbe grande eco mediatica, promise, senza mantenere, di voler lei personalmente ottemperare all’obolo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero