Ricatta l'amante conosciuta sui social: sotto accusa per estorsione

Ricatta l'amante conosciuta sui social: sotto accusa per estorsione
Un’amicizia nata sul social Facebook che si trasforma in una relazione intima a distanza, tenuta nascosta ai rispettivi partner almeno fino a quando quel tradimento...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Un’amicizia nata sul social Facebook che si trasforma in una relazione intima a distanza, tenuta nascosta ai rispettivi partner almeno fino a quando quel tradimento digitale è diventato scottante, compromettente a tal punto da sfociare in una richiesta di denaro, in una vera e propria estorsione. Nei giorni scorsi un 54enne della Provincia di Ravenna è stato rinviato a giudizio appunto con l’accusa di estorsione ai danni di una 53enne aquilana che ha denunciato il proprio amante al termine di una serie di richieste di denaro subite per evitare che quelle immagini e video hard potessero finire nelle mani del marito della parte offesa.

Sotto la lente di ingrandimento da parte della Procura ben quattro versamenti, tramite vaglia postali per circa 400 euro. Diametralmente opposta la versione fornita dall’imputato il quale ha evidenziato come la relazione con la parte offesa andava avanti da circa sette anni, costata allo stesso la fine del proprio matrimonio. Sempre l’uomo ha dichiarato come la donna lo abbia denunciato una volta che il marito avrebbe scoperto la relazione extraconiugale via internet. In relazione poi ai versamenti di denaro, l’imputato li ha giustificati sostenendo che si trattava di un aiuto economico visto il momento di difficoltà che stava attraversando.

Tra gli aiuti anche alcune ricariche del proprio telefono cellulare che sempre a suo dire, avrebbero permesso di continuare ad avere contatti con la donna. Video e frasi scottanti che a quanto pare sono stati inviati al marito della sua amante e a suoi conoscenti con la giustificazione da parte del denunciato di essere stato nel frattempo minacciato dal compagno di lei, venuto a conoscenza delle conversazioni a luci rosse da parte della sua consorte. All’ennesima intimidazione gli avrebbe girato alcune immagini per dargli la prova, su sua richiesta del tradimento. Di qui l’incolpazione da parte del sostituto titolare del fascicolo anche del reato di diffamazione. 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero