Renzi all'Aquila/Poliziotta ferita caccia a un giovane manifestante

L'agente ferita
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È su questo giovane che si concentrano le indagini degli agenti della Digos dopo il ferimento di un’agente, M.C., che, nel tentativo di bloccare il manifestante a San Bernardino, è finita con la faccia contro uno dei puntelli della scuola elementare Edmondo De Amicis, riportando la frattura del naso. Una notizia di reato (l’agente è stata ferita mentre si trovava in servizio) verrà rimessa alla magistratura che avvierà le indagini volte all’identificazione del manifestante e alla verifica di eventuali comportamenti censurabili. L’agente, conosciuta dai colleghi come una donna irreprensibile e professionale, da tempo impiegata anche nei servizi di ordine pubblico, è stata tenuta per alcune ore in osservazione. I filmati realizzati dalla Scientifica verranno inviati alle varie questure per l’identificazione del giovane che è riuscito anche a divincolarsi da un carabiniere prima di opporre resistenza all’agente.



RIFONDAZIONE - Sulla vicenda è intervenuto Maurizio Acerbo di Rifondazione il quale ha parlato di un semplice incidente e dell’assenza di anarco insurrezionalisti. «È stata una bella giornata di lotta – ha aggiunto Acerbo -, in poche ore siamo riusciti a organizzare una protesta efficace contro Renzi e il circo Takimiri dei suoi lacchè abruzzesi. Sarebbe stato gravissimo se, dopo aver dato il via libera a Ombrina, Renzi avesse trovato ad accoglierlo solo le lingue penzolanti degli esponenti del Pd abruzzese. Fortunatamente c’è un altro Abruzzo che non si arrende». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero