«Giustizia è fatta! Ringrazio Carlo Masci per la grande pubblicità fatta in questi giorni! La verità trionfa sempre!». Alle 16.27 di ieri Donato...
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Tecnicamente l’Ufficio centrale regionale della Corte d’Appello (Sannite presidente, Iachini Bellisarii e Orlandi componenti, De Felice segretario) ha accolto il ricorso che era stato presentato da Alessandra Storci, in qualità di presentatrice e delegata della lista a Chieti, sostenuta dall’avvocato Sergio Della Rocca. I MOTIVI Scrive l’Ufficio centrale regionale che la lista «non necessitava, come disposto dall’articolo 12 comma 2 della legge regionale 9 del 2013, del deposito di firme dei sottoscrittori, essendo espressione del gruppo “Abruzzo futuro” presente in Consiglio regionale, secondo quanto attestato da Mauro Di Dalmazio, presidente del gruppo».
Non si è posta, dunque, la questione della titolarità del simbolo di Abruzzo futuro sollevata da Carlo Masci, storico esponente del centrodestra regionale: «Non è di pertinenza di questo ufficio» è scritto nella decisione adottata ieri. L’esclusione era stata motivata dal fatto che lista sarebbe stata presentata da «soggetto privo dei requisiti formali di legge legittimanti», ovvero Di Dalmazio che non sarebbe stato munito di «valida attestazione» perché pervenuta da «articolazione amministrativa dell’ente regionale». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero