Rave party nel sacrario partigiano bloccato dalla Polizia, degli abruzzesi tra gli organizzatori

Rave party nel sacrario partigiano bloccato dalla Polizia, degli abruzzesi tra gli organizzatori
Un rave party, organizzato anche da abruzzesi, nella cava di travertino a poche centinaia di metri dal sacrario partigiano. È quello che era stato organizzato alla vigilia...

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Un rave party, organizzato anche da abruzzesi, nella cava di travertino a poche centinaia di metri dal sacrario partigiano. È quello che era stato organizzato alla vigilia della festa della Liberazione a Colle San Marco ad Ascoli e che solo il pronto intervento degli agenti della squadra mobile e della Digos, prontamente intervenuti sul posto, sono riusciti a sventare sul nascere. Sul posto anche una squadra dei reparti speciali giunta da Roma che ha consentito di smantellare l'iniziativa alla quale avrebbero dovuto partecipare un migliaio di giovani da ogni parte d'Italia per partecipare al rave.

L'allarme è scattato poco prima della mezzanotte di ieri quando il sospetto movimento registrato sul pianoro, unito a quello di tanti giovani che come solitamente fanno in occasione del 25 Aprile si accampano in zona con tende e roulotte sin dalla sera prima in compagnia di amici, ha insospettito le forze dell'ordine che sono prontamente intervenute, insieme con una pattuglia dei carabinieri e della Finanza. All'arrivo degli agenti molti ragazza sono scappati ma una cinquantina di loro (fra cui alcuni abruzzesi) è stata identificata. Le loro posizioni sono ora al vaglio delle forze dell'ordine. Tra di loro ci sono anche coloro che vengono ritenuti gli organizzatori del rave party. Nel frattempo, l'intervento delle forze di polizia ha consentito di sequestrare l'impianto di amplificazione e tutta l'attrezzatura che sarebbe stata utilizzata durante la festa. Sequestrata anche una importante quantità di bevande alcoliche e ingenti dosi di sostanze stupefacenti che, almeno per il momento, vengono ritenute per uso personale. Le posizioni degli organizzatori e delle altre persone che sono stati identificate saranno valutate anche sulla base del decreto anti-rave introdotto dal governo Meloni lo scorso autunno.

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Il Messaggero