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Pubblica la foto del suo volto tumefatto sui social e scrive di essere stato aggredito mentre stava effettuando un prelievo Postamat in via Risorgimento ad Alba Adriatica facendo scatenare l'ira della gente. Ma non era vero. Denunciato dalla Procura della repubblica di Teramo per il reato di «pubblicazione o diffusione di notizie false atte a turbare l'ordine pubblico».
Nel messaggio scritto il 5 dicembre scorso si leggeva: «Sono stato brutalmente aggredito per fare un prelievo postamat». Autore del post G.D.S. un 64enne del posto molto noto in città. Sebbene l'uomo il giorno successivo e seguenti oltre a non farsi visitare non aveva sporto denuncia, i carabinieri della locale compagnia hanno iniziato a fare le indagini. Il 64enne contattato più volte dai militari per alcuni giorni aveva fatto perdere le sue tracce. Allo stesso tempo gli uomini delle forze dell'ordine hanno visionato sia le immagini di videosorveglianza dell'ufficio postale, che quelle pubbliche nella zona e ascoltato diversi testimoni che in quell'orario era nei paraggi. L'esito delle indagini ha accertato che il G.D.S., non ha subito nessun tentativo di rapina e quindi nessuna aggressione, e che lo stesso si era procurato le tumefazioni al volto in un altro luogo. Evento non riconducibile a quanto denunciato sul suo post Facebook. E comunque la mattina dopo che l'uomo aveva scritto quel messaggio in strada erano scese diverse persone a manifestare il degrado in quella zona chiamata Ferro di Cavallo, nei pressi della stazione ferroviaria.
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