L'AQUILA - Sui balconi crollati, c’è un’inchiesta bis della Procura nei riguardi di funzionari del Comune. Colpo di scena sulla maxi inchiesta del pm...
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COSI’ PUO’ CAMBIARE TUTTO - Un particolare non di poco conto per Amorosi e Nardis, accusati nel filone iniziale dell’indagine di omissione, ovvero di non essersi attivati per accertare lo stato delle strutture. Ma i due hanno chiarito che i compiti loro assegnati non erano quelli di tipo amministrativa né gestionale, poiché esisteva il servizio gestione progetto Case e Map, la macrostruttura appunto, per il quale vi erano figure di riferimento ben precise. Amorosi ha prodotto una serie di note, dove a parte l’assessore di riferimento dell’epoca, Ermanno Lisi, veniva richiesta la firma o il coinvolgimento della Macrostruttura per problematiche inerenti la manutenzione ordinaria e straordinaria. La Macrostruttura ricevuta la segnalazione, attivava un protocollo di intervento immediato: così alcuni indagati potrebbero uscire dall’elenco e potrebbero entrarne altri. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero