Professore schiaffeggia otto alunni: trasferito e “messo alla prova”

Professore schiaffeggia otto alunni: trasferito e “messo alla prova”
Avrebbe preso a schiaffi otto alunni ed ora dovrà sottoporsi alla messa alla prova che se superata estinguerà il reato. Si tratta di A.L. 58enne dell'Aquila che...

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Avrebbe preso a schiaffi otto alunni ed ora dovrà sottoporsi alla messa alla prova che se superata estinguerà il reato. Si tratta di A.L. 58enne dell'Aquila che all’epoca dei fatti (circa un anno fa) insegnava in una scuola media cittadina, poi trasferito in un’altra a causa delle accuse. Secondo la Procura l’insegnante avrebbe picchiato gli alunni durante l’ora di lezione. Non solo. Una minorenne straniera sarebbe stata invitata a tornare nel proprio Paese di origine. La vicenda era stata appresa dagli organi scolastici e successivamente anche dalle famiglie che hanno fatto scattare l’inchiesta dopo aver presentato delle querele. A supporto della tesi di presunti comportamenti illeciti tenuti dall’insegnante durante l’ora di lezione, i referti medici del Pronto soccorso luogo nel quale gli alunni si erano fatti portare dai loro familiari. Pochi giorni di guarigione ciascuno, che non hanno comunque attenuato la gravità dell’azione sulla quale la Procura della Repubblica ha aperto una inchiesta, ipotizzando per l’indagato il reato di lesioni, aggravate dalla circostanza di essere state compiute su minorenni.


C’è da sottolineare che in trent’anni e più di insegnamento, il professore aquilano si è sempre distinto per doti professionali e stima anche verso gli stessi alunni e questo ha indotto gli organi competenti scolastici a riflettere molto sull’accaduto. Così il professore è stato trasferito ad altro plesso scolastico sempre ubicato in città. In sede di udienza preliminare dinanzi al magistrato Mario Cervellino è comparso chiedendo ed ottenendo (per il tramite dei suoi avvocati di fiducia, Alessandra Spadolini e Romeo Prosciutti) di poter entrare nel particolare Ufficio previsto dal Codice di Procedura Penale, quello dell’Esecuzione Penale Esterna (Uepe) per lo svolgimento di un programma di trattamento che preveda attività, praticamente una messa alla prova che sospende il procedimento penale. Al termine, se il professore supererà efficacemente tale percorso, (presso un Ente o associazione ancora da individuare) lo stesso giudice dichiarerà in sentenza l’estinzione del reato. 

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Il Messaggero