Prati di Tivo, riaprono gli impianti ma per ora non si potrà sciare

Prati di Tivo, riaprono gli impianti ma per ora non si potrà sciare
Prati di Tivo: riapre oggi la cabinovia, ma non si potrà sciare. L’impianto sarà aperto solo in assetto pedonale, cioè non si potrà salire con...

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Prati di Tivo: riapre oggi la cabinovia, ma non si potrà sciare. L’impianto sarà aperto solo in assetto pedonale, cioè non si potrà salire con gli sci; anche il tapis roulant dovrebbe essere messo in funzione da dopodomani. Colpa del vento e della neve, che hanno assestato una battuta di arresto alla corsa contro il tempo per riaprire l’impianto. Una notizia buona solo a metà, dunque, che delude chi sperava di poter trascorrere un bel fine settimana sugli sci, ma che lascia ben sperare per il futuro. Lo si evince dalle parole del presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura, che oltre a ringraziare soci della Gran Sasso Teramano, in particolare la Regione Abruzzo per i finanziamenti che hanno consentito la messa in sicurezza e la sistemazione della viabilità, il liquidatore Gabriele Di Natale, l’imprenditore Marco Finori e il direttore dei servizi, Alessandro Albosini, è intenzionato ad uscire da questo stato di emergenza, puntando su un bando pluriennale per la gestione degli impianti.


«Ora tutto è possibile – sottolinea Di Bonaventura – sono stati giorni di trepidazione e di ansie ma da questo momento la stazione turistica teramana torna ad avere il suo valore aggiunto che è dato, non tanto dagli impianti in sé, ma dalla speranza di un progetto diverso dal passato, che rompa schemi e sovrastrutture culturali prima ancora che imprenditoriali. La nostra montagna merita idee nuove legate al paesaggio e all’unicità ambientale, ad una logica di comprensorio, rafforzata da una buona e curata strategia di marketing territoriale. Come ho detto sin dall’inizio della mia avventura in Provincia questa è solo una breve fase di passaggio: presto il bando pluriennale che assegnerà la gestione agli imprenditori che vorranno giocarsi con noi questa scommessa». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero