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Continuano a provenire da parte dagli utenti dei diversi uffici postali della regione Abruzzo forti lamentele, perché obbligati a stare in fila all'esterno dalle sedi per ore, anche sotto la pioggia, senza poter utilizzare un bagno e sottoposti spesso, ad un alto rischio di assembramento. A lanciare l'allarme le organizzazioni dei consumatori Acu, con Luigi Di Corcia, Arco Consumatori, con Franco Venni, Contribuenti Abruzzo, con Donato Fioriti, e Guardia Civica, con Claudio Lattocco, appartenenti al gruppo Insieme della Cruc (Consulta Regionale Utenti e Consumatori) Regione Abruzzo.
"Nonostante l'esigenza sia stata sollevata da alcuni anni - spiegano in una nota congiunta - affinché gli uffici aperti al pubblico di Poste italiane fossero dotati di adeguate sedute e di servizi igienici utilizzabili dalla clientela, le risposte, finora sono state del tutto evasive. Pertanto, sulla scorta dei dati ricevuti abbiamo deciso di prendere l'iniziativa di proporre a Poste italiane un tavolo di confronto costruttivo che ha al centro i seguenti obbiettivi. Allestire servizi igienici all'interno o all'esterno degli uffici postali al servizio della clientela; eliminare, o ridurre fortemente, il rischio di assembramenti nelle file in attesa di accedere agli sportelli; garantire ai dipendenti una dotazione adeguata di mascherine FP2 e non semplicemente chirurgiche, tali da garantirne la massima sicurezza. Siamo fiduciosi che il modo costruttivo con il quale le associazioni hanno sempre dialogato con Poste Italiane, troverà anche questa volta una adeguata e soddisfacente risposta alle esigenze degli utenti che noi rappresentiamo". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero