Porto di Ortona, nave sequestrata dopo lo sbarco di 49 migranti tra gli applausi

L’imbarcazione è stata fermata perché ha violato l’ordine di raggiungere nel più breve tempo possibile il porto abruzzese per effettuare un ulteriore salvataggio.

Porto di Ortona, sbarco di migranti tra gli applausi, poi il sequestro della nave
Alle 9,15 di ieri mattina il peschereccio “Sea Eye 4”, della ong tedesca Sea Eye, è attraccato al molo nord, lo sbarco di ogni singolo  migrante...

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Alle 9,15 di ieri mattina il peschereccio “Sea Eye 4”, della ong tedesca Sea Eye, è attraccato al molo nord, lo sbarco di ogni singolo  migrante è stato accolto da un lungo applauso sollevatosi spontaneamente da parte di chi si trovava lungo la banchina. Un applauso che è l’augurio per l’inizio di una nuova vita per 49 persone di cui ben 10 minori non accompagnati. L’imbarcazione, però, è stata sottoposta a sequestro amministrativo perché ha violato l’ordine di raggiungere nel più breve tempo possibile il porto di Ortona per effettuare un ulteriore salvataggio.  L'unità della ong non si sarebbe recata immediatamente nel porto indicato, dirigendo invece su un'altra nave con a bordo altre persone soccorse in mare, contravvenendo alle disposizioni del decreto migranti.

 


Un arrivo, comunque, nel rispetto del cronoprogramma dettato dalla prefettura, con un attracco senza problemi. Dopo l’attracco, hanno preso via le consuete procedure di primo accertamento sanitario con il personale sanitario che per primo è salito a bordo per monitorare le condizioni fisiche. Poi è seguita la fase di identificazione e foto segnalamento e infine la fase dell’accoglienza con il ristoro e il cambio dei vestiti. Intorno alle 11 sono sbarcati i primi migranti del gruppo di 49. I primi 17, di cui 10 minori non accompagnati, sono stati salvati nella giornata di domenica e la provenienza è varia: 8 provengono dall’Egitto, 5 dall’Eritrea, 1 dall’Etiopia, 1 dal Ghana, 1 dalla Somalia e 1 dal Sudan. I restanti 32 sono stati imbarcati in una seconda operazione di soccorso, effettuata sempre nel mar Mediterraneo e provengono, per la maggior parte, dal Bangladesh. Le operazioni definitive si sono concluse alle 17 di ieri pomeriggio. Sono in corso ora i controlli amministrativi sulla nave, se risulterà tutto in ordine potrà poi lasciare il porto per compiere nuove missioni.

DESTINAZIONI


«La maggior parte del gruppo resterà in Regione - spiega il vice prefetto Gianluca Braga - Una ripartizione dei migranti che è stata concordata, come di prassi, con la Prefettura dell’Aquila. Naturalmente particolare attenzione sarà posta nei confronti dei 10 minori che saranno presi in carico dalla provincia di Chieti. La maggior parte sarà trasferita nel centro di Dogliola, che allestiremo per l’occasione come già accaduto in passato, grazie alla sinergia stabilitasi con il comune, gli altri minori invece avranno una sistemazioni più stabile nei centri Sistema accoglienza integrazione. Per quanto riguarda gli adulti saranno suddivisi nei centri delle tre province dell’Aquila, di Pescara e di Teramo. Dalle prime notizie avute dal comandante della nave le condizioni cliniche dei migranti sono state ritenute sotto controllo compatibilmente con tutto quello che hanno passato». Essendo il terzo sbarco tutto fa pensare ormai che Ortona sia un attracco prescelto per l’accoglienza dei migranti: «Questo è difficile da prevedere – precisa Braga – ma Ortona e la provincia di Chieti finora si sono fatte trovare pronte».
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Il Messaggero