Avezzano, bimba uccisa dalla porta di calcio: subito la perizia, poi gli indagati

Avezzano, bimba uccisa dalla porta di calcio: subito la perizia, poi gli indagati
La Procura di Avezzano ha ordinato la rimozione della porta killer del campetto di Rocca di Botte che ha ucciso la piccola di Acilia di 5 anni il 19 ottobre scorso. La porta...

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La Procura di Avezzano ha ordinato la rimozione della porta killer del campetto di Rocca di Botte che ha ucciso la piccola di Acilia di 5 anni il 19 ottobre scorso. La porta è stata portata via dai militari dell'Arma e sarà sottoposta, nei prossimi giorni, ad esami approfonditi da parte di un perito che verrà nominato dal magistrato inquirente che sta indagando sul tragico episodio. Dalla ricostruzione degli inquirenti la porta di calcio sequestrata ha colpito la bimba in testa uccidendola e per questo va esaminata in modo approfondito da esperti.

L'inchiesta della Pm, Elisabetta Labanti, prosegue a largo raggio non tralasciando nessun aspetto della vicenda. Gli inquirenti però si stanno concentrando principalmente su due aspetti: la ricostruzione dei momenti che hanno preceduto la tragedia per capire come la pesante struttura in metallo possa aver colpito la piccola in assenza di vento e in che modo, il campo in disuso da tempo, era custodito. Il magistrato al momento sta procedendo per omicidio colposo contro ignoti e non è escluso che nelle prossime ore qualcuno, o più di qualcuno, possa finire sul registro degli indagati.

La Procura di Avezzano infatti sta indagando non solo per capire la dinamica dell'incidente, ma anche per fare chiarezza su alcuni aspetti della tragedia: il Pm intende in particolare verificare le cause del crollo della porta e le modalità di sicurezza della struttura. La porta era a terra o in era piedi? Dal racconto dei media sembra che fosse poggiata sul prato e sia stata raccolta e sistemata in piedi. Questo è certamente uno degli elementi fondamentali dell'inchiesta e dell'accertamento della verità I militari hanno anche acquisito tutta la documentazione relativa al campo in disuso e sentito il sindaco Fernando Antonio Marzolini e il vice Danilo Camerlengo per avere più elementi ai fini della ricostruzione del tragico fatto. 

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Il Messaggero