I poliziotti in chiesa contro le truffe agli anziani

I poliziotti in chiesa contro le truffe agli anziani
C'è chi ha raccontato di essere stato contattato telefonicamente da un uomo che diceva di essere un amico del figlio e di volere dei soldi per un acquisto (telefonino,...

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C'è chi ha raccontato di essere stato contattato telefonicamente da un uomo che diceva di essere un amico del figlio e di volere dei soldi per un acquisto (telefonino, televisore o capo d'abbigliamento) che aveva fatto per suo conto. Chi invece di essersi ritrovato sull'uscio di casa due persone distinte e ben vestite, le quali sostenevano di essere medici incaricati dall'Inps e di aver bisogno di informazioni in vista di un imminente aumento della pensione. Qualcuno ci è cascato, li ha fatti entrare e ha perso i propri risparmi, qualcun altro invece ha capito che volevano raggirarlo e ha avvisato le forze dell'ordine o comunque è riuscito a metterli in fuga. E in fuga li hanno messi anche le suore della parrocchia, persino loro prese di mira dai malviventi.


Di questi episodi, accaduti realmente nei mesi e nelle settimane scorse nel quartiere Rancitelli, a Pescara, si è parlato domenica mattina nel corso di un incontro tenuto, nella chiesa degli Angeli Custodi di via Lago della Posta, dalla polizia con gli abitanti della zona. Un incontro dedicato interamente al problema delle truffe agli anziani. Al termine della messa delle 10.30, quella più seguita, due poliziotti della sezione reati contro il patrimonio e truffe della squadra mobile hanno raggiunto al centro della navata il sacerdote, Don Massimiliano De Luca, per tutti Don Max, e hanno spiegato loro cosa fare per non cadere nelle trappole dei malviventi. Li hanno messi in guardia, indicando le truffe che più spesso vengono messe in atto in zona, fra cui proprio quelle del falso amico del figlio e dei falsi medici. All'incontro, voluto da Don Max, erano presenti circa 200 cittadini. Alcuni hanno voluto raccontare le loro esperienze personali, altri invece hanno letteralmente tempestato i poliziotti di domande sull'argomento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero