La pittrice abruzzese Paola Celi: «Lo sguardo delle mie donne infonde coraggio»

La pittrice abruzzese Paola Celi: «Lo sguardo delle mie donne infonde coraggio»
«L’arte è donna». Sembra essere il motto giusto per Paola Celi, 53 anni, di Villa Rosa, in provincia di Teramo, un’artista che dipinge corpi e...

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«L’arte è donna». Sembra essere il motto giusto per Paola Celi, 53 anni, di Villa Rosa, in provincia di Teramo, un’artista che dipinge corpi e volti di donne distinti, raffinati, sensibili all’esercizio dell’introspezione. Lei stessa è una donna solare, indipendente, molto attiva, madre di due figli. «Non sono - dice nella sua bottega d’arte in via Filzi - una femminista militante anche se nei miei quadri metto in primo piano sempre figure femminili. Sono sguardi di donne consapevoli che infondono coraggio e che hanno la libertà come meta». E’, questo, il sentimento dominante nell’animo dell’artista abruzzese, capace di esprimerlo con pennelli e colori, che le ha ispirato la realizzazione di un migliaio di quadri circa, molti dei quali finiti anche all’estero. 

«Disegnavo sulle mura di casa ma non erano scarabocchi - racconta Celi - Poi, nel 1987, ho conseguito il diploma al Liceo Artistico di Teramo e non posso tralasciare di aver avuto come insegnate il professore Sandro Melarangelo. Da quel momento - continua - ho cominciato a dipingere con gusto, tutti i giorni. Posso dire di aver speso la mia gioventù nella pittura, mentre adesso ho stabilito un equilibrio, tra passione e professione».

«Il mio stile è figurativo. Utilizzo tecnica mista e colori materici che danno un maggior senso di drammaticità. Amo grafite e carboncino, olio e smalti. Non mi piace la tela, bensì la tavola con le sue venature su cui fantastico, perché già intravvedo una storia». Per Paola Celi la pandemia, tuttora, è un ostacolo che deprime il suo spirito di iniziativa, visto che le sta impedendo di esporre e organizzare eventi culturali con al centro dell’attenzione il pianeta donna. «Mi manca tantissimo - dice - il contatto con il pubblico, mostre in piazze e borghi, i miei luoghi ideali. A mio parere, l’arte è un’emozione per tutti». Prima delle restrizioni, la pittrice di Villa Rosa è stata artefice, per 3 anni, della manifestazione “La donna raccontata in quattro elementi della natura: aria, terra, acqua e fuoco”, una “kermesse” artistica multidisciplinare itinerante, con musica, poesia, danza, scultura, pittura e spettacoli. «La mia fonte creativa - sottolinea Celi - è in ciò che mi circonda, che vedo e che sento anche a livello interiore. Dai miei pennelli sorge una figura di donna sensuale, con un elevato senso della dignità, dal tratto elegante, mai volgare».
 

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Il Messaggero