Teme di non poter più andare in barca, pescatore suicida sul peschereccio

Teme di non poter più andare in barca, pescatore suicida sul peschereccio
Il prossimo 10 dicembre avrebbe compiuto 50 anni, di cui ben 35 passati in mare, che era tutta la sua vita. E forse ritenendo di doverci rinunciare a causa di seri problemi di...

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Il prossimo 10 dicembre avrebbe compiuto 50 anni, di cui ben 35 passati in mare, che era tutta la sua vita. E forse ritenendo di doverci rinunciare a causa di seri problemi di salute, ieri mattina all'alba ha deciso di dire basta. Ha raggiunto con la sua auto la banchina sud del porto canale di Pescara, è salito sulla Indomita, l'imbarcazione in cui lavorava da tantissimo tempo e qui si è lasciato morire dopo essersi infilato una corda al collo.


A dare l'allarme, attorno alle 7, è stato un altro pescatore. Ha notato un corpo penzolante sulla barca e ha allertato i soccorsi. Sul posto sono subito giunti i sanitari del 118, ma non c'era più nulla da fare. E' morto così Maurizio F., uno dei pescatori storici della marineria pescarese, che ieri ha vissuto una tragedia immane. Prima di togliersi la vita, Fusella ha scritto due biglietti, uno trovato nella sua macchina, l'altro sul peschereccio. In entrambi, poche parole per lo più per chiedere scusa del gesto estremo alla mamma e ai fratelli. «Perdonatemi. Ho solo anticipato l'inevitabile». Su uno dei due biglietti poi, il numero di telefono di un fratello che abita a Tagliacozzo. Voleva che della sua morte fosse avvertito per primo lui in modo da evitare lo shock alla mamma con cui viveva. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero