VASTO Le indagini sull’aggressione al tifoso pescarese, avvenuta nel cuore del centro storico, sono arrivate alla svolta. La Digos teatina, infatti, ha denunciato tre ultrà...
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LE PRIME IPOTESI
In un primo momento si erano ipotizzate le accuse di rissa e lesioni volontarie. Ma la Procura ha aperto un’inchiesta per rapina aggravata proprio perché, durante il pestaggio, secondo gli accertamenti degli investigatori, quella felpa è stata strappata di dosso al ragazzo pescarese dagli ultrà del Chieti. Sul posto, per avviare le prime indagini e raccogliere le prime testimonianze, erano arrivati i poliziotti della Volante. Il giovane aggredito, residente a Pescara nel quartiere di San Donato, per fortuna non aveva riportato nessuno danno fisico serio e, dopo l’arrivo di un’ambulanza del 118, non si era reso necessario neppure il trasferimento in pronto soccorso per medicare le ferite riportate. Ma resta la gravità di un episodio che, a distanza di settimane, continua a far parlare di sé soprattutto sui social network.
Nel frattempo la Digos continua ad indagare su un altro fronte, quello delle 22 bombe carta lanciate dai tifosi del Campobasso sulla pista d’atletica dello stadio Angelini durante la partita di domenica scorsa contro il Chieti. Un tifoso molisano di 32 anni è stato già arrestato, ma nei guai potrebbero finire almeno altri tre o quattro supporters rossoblù, ripresi dal sistema di videosorveglianza dello stadio Angelini.
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Il Messaggero