Coronavirus, vaccinazione a Pescara: la rabbia dei 55enni esclusi dalla immunizzazione

Coronavirus, vaccinazione a Pescara: la rabbia dei 55enni esclusi dalla immunizzazione
Seconda giornata di vaccinazioni ieri al palaBecci di Pescara, segnata da qualche intoppo dopo l’inizio spedito di venerdì riservato agli over 80. Ieri in una no stop...

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Seconda giornata di vaccinazioni ieri al palaBecci di Pescara, segnata da qualche intoppo dopo l’inizio spedito di venerdì riservato agli over 80. Ieri in una no stop 10-21 è stata la volta del personale docente e non docente di scuole e università. I problemi si sono verificati la mattina per gli operatori della D’Annunzio e del Conservatorio con più di 55 anni, per i quali il vaccino astrazeneca non è stato ancora autorizzato dal ministero della salute. Nonostante fosse tutto predisposto, sono stati perciò invitati a tornare a casa in attesa di nuova convocazione.

Sconcerto diffuso, specie tra i residenti fuori comune che hanno fatto un viaggio a vuoto. «Possibile non fossero a conoscenza di questa disposizione? O speravano che nel frattempo arrivasse l’autorizzazione?» si domanda perplesso un insegnante. La Asl in una nota fa sapere che «l’uscita della circolare ministeriale, indispensabile per procedere con le vaccinazioni senza limitazioni di fasce di età, era prevista tra venerdì e sabato, come noto a livello nazionale». «Questa mattina (ieri ndr) siamo stati costretti a rimandarne a casa un centinaio, quelli convocati per il pomeriggio siamo riusciti ad avvisarli – spiega Rossano Di Luzio, referente territoriale per la vaccinazione antiCovid -. Ci scusiamo per il disagio ma non dipende da noi, l’Aifa ha espresso parere positivo sull’allargamento della fascia di età fino a 65 anni, ma occorre la disposizione ministeriale, non possiamo assumercene la responsabilità. Per evitare lo spreco di dosi abbiamo avuto la collaborazione della polizia municipale di Pescara e Montesilvano, guardia di finanza e capitaneria di porto. Presto vaccineremo anche carabinieri e vigili del fuoco, mentre questura e agenti di custodia sono in corso».

Il folto numero di convocati, poco più di 900, ha impegnato tutte e sei le postazioni allestite e una quarantina tra operatori Asl e volontari della protezione civile, a cui è andato il ringraziamento del sindaco Masci: «se non ci fossero tutte queste persone che lavorano senza guardare l’orologio non sarebbe possibile fronteggiare questa emergenza». Nella fascia pomeridiana 15-21 destinata al personale delle scuole di ordine e grado inferiore si è formata qualche fila all’esterno del padiglione, probabilmente dovuta al rispetto non rigoroso dell’orario di convocazione, tuttavia con tempi di attesa ragionevoli. Soddisfatti con riserva i vaccinati che dovranno presentarsi per il richiamo fra dodici settimane.

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Il Messaggero