Al pronto soccorso ubriaco e armato di coltello: bloccato dalla Polizia

Al pronto soccorso ubriaco e armato di coltello: bloccato dalla Polizia
È accaduto di nuovo, peraltro in una di quelle giornate considerate fisiologicamente delicate per via del rapporto tra personale in servizio e utenza. Nel pomeriggio della...

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È accaduto di nuovo, peraltro in una di quelle giornate considerate fisiologicamente delicate per via del rapporto tra personale in servizio e utenza. Nel pomeriggio della domenica di Pasqua un uomo, armato di coltello a serramanico e in evidente stato di alterazione da abuso di alcol, ha fatto irruzione nel Pronto soccorso dell'ospedale di Pescara dando vita a una gazzarra che ha esposto a pericoli sia gli addetti che i pazienti in attesa di prestazioni. Alla fine lui, un quarantaseienne residente in provincia di Chieti, è stato denunciato per il possesso dell'arma bianca dagli agenti della squadra volante che, sotto la direzione del vice questore aggiunto Pierpaolo Varrasso, sono interventi nel giro di pochi minuti dalla chiamata di emergenza.

Su indicazione degli operatori, hanno individuato e bloccato il soggetto molesto e ricostruito l'accaduto sulla base delle testimonianze dei presenti. La storia è simile alle tante che, nel corso degli ultimi anni, hanno fatto del Pronto soccorso pescarese una delle strutture di emergenza maggiormente pericolose anche a causa delle tante situazioni di disagio sociale che si riversano sulla struttura in mancanza di altri presidi. L'uomo si è presentato da solo, visibilmente ubriaco, richiedendo confusamente l'intervento dei sanitari. Al dunque, ha però rifiutato le cure, in un crescendo di aggressività e confusione che ha indotto i responsabili a chiamare il 113.

È stato durante la perquisizione personale operata dagli agenti che, da una tasca dell'uomo, è saltato fuori il coltello a serramanico: arma che, in assenza dell'intervento delle forze dell'ordine, sarebbe stata probabilmente esibita. Il tutto davanti ai numerosi pazienti che, come in ogni momento della giornata, affollavano nel pomeriggio della domenica di Pasqua la sala d'attesa e gli ambienti interni. Le indagini della polizia hanno accertato che nessuno, in questa occasione, ha corso pericoli a causa delle intemperanze dell'uomo. L'area delle responsabilità penali si è dunque ristretta al solo possesso del coltello, per il quale procede la Procura


I frequenti casi di aggressioni o violente all'interno del pronto soccorso, l'ultimo il 24 marzo scorso ai danni di Mauro Renzetti, consigliere comunale e dipendente Asl addetto allo sportello cartelle cliniche, hanno indotto negli ultimi tempi la questura a varare un piano straordinario di sicurezza che prevede, tra le altre misure, il potenziamento del posto rinforzare il posto fisso di polizia, che sarà operativo dalle 8 alle 20, la sorveglianza da remoto con telecamere di sicurezza e una linea diretta con la questura per situazioni di emergenza come quella verificatasi domenica. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero