Pescara, sparatoria al bar: una control room per sorvegliare la città

Pescara, sparatoria al bar: una control room per sorvegliare la città
Entro pochi giorni la Control room della Polizia municipale di Pescara sarà collegata anche alla sala operativa dei carabinieri. La firma della convenzione tra Comune e...

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Entro pochi giorni la Control room della Polizia municipale di Pescara sarà collegata anche alla sala operativa dei carabinieri. La firma della convenzione tra Comune e Arma è prevista a breve e questo consentirà ai militari di viale d'Annunzio di seguire in tempo reale quanto accade sulle strade cittadine sorvegliate dagli speciali occhi tecnologici. Ad oggi, per poter disporre delle immagini delle telecamere collegate alla control room, i carabinieri devono seguire una procedura di richiesta per accedere alle stanze di via del Circuito. Con la firma dell'accordo, quelle immagini saranno disponibili in diretta ai militari della sala operativa, con notevole vantaggio per lo sviluppo delle indagini. La convenzione è frutto di una procedura avviata da tempo e che a Pescara è stata seguita anche dalla Polizia, a dimostrazione della qualità dell'impianto all'avanguardia fatto installare dal Comune sotto il coordinamento dell'assessore alla Sicurezza, Adelchi Sulpizio.

Il delitto di Walter Albi e il ferimento di Luca Cavallito, lo scorso primo agosto al Bar del Parco, hanno fatto alzare l'allarme sicurezza in città ed è forte l'esigenza di protezione da parte dei pescaresi. Le centinaia di telecamere intelligenti ovvero di ultima generazione attivate sulla città rappresentano una risposta importante e in aggiunta a quelle private installate sul territorio urbano possono rappresentare un concreto aiuto alle forze dell'ordine impegnate nelle indagini per fatti di criminalità.

Proprio sulle immagini delle telecamere si sta concentrando da giorni l'attività degli uomini della Questura nel tentativo di dare un volto e un nome al killer di Walter Albi e feritore di Luca Cavallito. Il lavoro è concentrato sulle immagini restituite dalle telecamere lungo il probabile percorso seguito dall'assassino arrivato in via Ravasco e da lì fuggito a bordo di uno scooter. La ricerca di mandante e movente sembra condurre a una pista napoletana, ma la mattanza del Bar del Parco potrebbe essere stata decisa qui in zona da criminali senza scrupoli calabresi o pugliesi con base a Pescara. Intanto Cavallito resta ricoverato e sorvegliato in Rianimazione al Gemelli di Roma in condizioni gravi ma stazionarie. La prognosi è riservata. Il trasferimento da Pescara era legato a complicanze epatiche ma al momento per lui non si parla di trapianto di fegato.
 

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Il Messaggero