Sesso con una studentessa di 14 anni, sospesa professoressa. L'ha denunciata la psicologa della scuola

Sesso con una studentessa di 14 anni, sospesa professoressa. L'ha denunciata la psicologa della scuola
Professoressa di Pescara accusata di aver fatto sesso con un'allieva, all’epoca minore di sedici anni, approfittando del ruolo di professoressa e della relativa...

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Professoressa di Pescara accusata di aver fatto sesso con un'allieva, all’epoca minore di sedici anni, approfittando del ruolo di professoressa e della relativa posizione di «preminenza e autorevolezza», come ricorda nell’ordinanza di sospensione dall'attività di insegnamento del gip Francesco Marino. È davvero delicata l’inchiesta sui fatti accaduto in un istituto superiore della città e venuti a galla in seguito a una denuncia presentata dalla psicologa della scuola, anche aveva in trattamento la minore molestata.

Tra docente e allieva si sarebbe instaurata una vera e propria relazione affettiva, nonostante l’ovvio divario anagrafico, 53 anni lei all’inizio della storia, appena 14 e mezzo la ragazza. Il corteggiamento iniziale, gli incontri al bar della scuola per un caffè e due chiacchiere, la confidenza crescente, lo scambio di messaggi whatsapp sempre più espliciti. E poi approcci, baci, carezze intime, fino a un rapporto sessuale completo, che secondo quanto la vittima ha raccontato agli investigatori della questura confermando la versione fornita dalla psicologa sarebbe avvenuto in casa della docente.

Ad aprile del 2023 la ragazza non aveva ancora compiuto 15 anni. È l’epoca in cui, approfittando di un’assemblea di istituto, accetta di incontrare la prof nella sua casa pescarese, dove insieme praticano sesso. Da questo momento in poi la relazione si complica, subentra la gelosia, la studentessa vorrebbe porre fine alla relazione, il suo equilibrio ne risente, il rendimento scolastico cala e si rende necessario l’incontro con la psicologa della scuola.

Secondo il gip che ha accolto la richiesta della procura, con la proceduta del codice rosso, il quadro indiziario è solido, le testimonianze della ragazza e di un’amica a conoscenza della storia sono genuine. E anche se non è stata accolta la richiesta di domiciliari per la prof, optando per una misura più blanda, comunque sufficiente a escludere il rischio di nuovi reati simili, a pesare sulla condotta della docente è l’abuso del rapporto di affidamento e gli atti sessuali compiuti nell’ambito di un rapporto di potere. Situazione sufficiente, vista l’età della vittima, a configurare la violenza.

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Il Messaggero