Pescara, salta anche il palco del “Flacco”: spettacoli estivi al Massimo e al Marina

Un concerto del Pescara Festival Jazz
«Nonostante gli annunci solenni, non sarà...

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«Nonostante gli annunci solenni, non sarà l’antistadio Flacco a ospitare gli spettacoli del Teatro D’Annunzio, dichiarato inagibile dopo quattro anni di perizie. É quanto emerso nella seduta della commissione Controllo e garanzia». L’annuncio arriva all’ora di pranzo per voce di Pietro Giampietro, presidente della commissione consiliare, e ribalta il piano dell’amministrazione comunale che per l’estate imminente credeva o sperava di aver superato l’emergenza-palco. Il teatro monumento d’Annunzio resterà indisponibile a lungo per la dichiarata criticità statica, l’amministrazione aveva rimediato individuando l’antistadio Flacco per accogliere gli spettacoli del cartellone estivo. Ieri il nuovo stop, non troppo a sorpresa in verità considerato che l’antistadio Flacco necessita di rifare il manto in erba sintetica, altrimenti non avrà l’agibilità da parte della Lega dilettanti. Ecco allora che la dirigente Enrica Di Paolo e l’assessora alla cultura Maria Rita Carota hanno dovuto fare di necessità virtù cercando di individuare una piazza diversa, anzi un palco diverso. Ad anticipare i dettagli è stato lo stesso Giampietro: «L’Ente manifestazioni pescaresi, indebitato e con una governance molto criticata, starebbe ora trattando con il Porto turistico e con il cinema teatro Massimo per una parte degli eventi, che comunque alla data odierna restano in gran parte senza una collocazione certa». Giampietro rileva anche le conseguenze per il Comune in fatto di entrate: «Il pasticcio del teatro D’Annunzio - sottolinea il capogruppo Pd - non sarà indolore per le casse comunali, che risentiranno della chiusura del teatro, in attesa che qualcuno chiarisca il giallo delle restrizioni sul numero di spettatori ammessi, di cui non c’è traccia negli eventi svolti negli ultimi anni». Confermato il “soccorso” da parte della Camera di commercio che metterà a disposizione l’anfiteatro del Marina di Pescara per il Festival Jazz: la ridotta disponibilità di posti lascia intuire che sarà un’edizione al ribasso, che il direttore artistico Angelo Valori vuole trasformare in opportunità per giovani musicisti di talento. Meno appetibile l’ipotesi del Massimo, cioè di un teatro chiuso per eventi in piena estate. La ricerca di alternative continua e il sindaco Carlo Masci non si dà per vinto: «Le manifestazioni si faranno nella location che sarà ritenuta più adeguata tenendo conto dei costi, delle esigenze della comunità, degli spazi, di tutto ciò che occorre perché lo spettacolo possa essere il migliore possibile. Le polemiche le lasciamo all’opposizione - prosegue Masci -. Alla gente interessa sapere se il festival Jazz e le manifestazioni in cartellone si faranno e questo lo do per certo. E interverremo per sanare le carenze strutturali del teatro d’Annunzio, certificate da perizie tecniche».

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Il Messaggero