Per due anni ha indebitamente incassato il reddito di cittadinanza per sè e la compagna ai domiciliari, la Finanza denuncia un trentenne di Pescara

Il colonnello Antonio Caputo, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Pescara
Incensurati per l’Erario ma pregiudicati di fatto, sono riusciti ad ottenere il reddito di cittadinanza incassando circa mille euro al mese per due anni. Ma per loro...

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Incensurati per l’Erario ma pregiudicati di fatto, sono riusciti ad ottenere il reddito di cittadinanza incassando circa mille euro al mese per due anni. Ma per loro è finita: a scoprire tutto sono stati i finanzieri del Comando provinciale di Pescara che hanno denunciato un trentenne pescarese per false dichiarazioni e indebita percezione del beneficio. Secondo l'accusa, avrebbe frodato lo Stato dal febbraio del 2020. All’atto di richiesta del reddito di cittadinanza l’uomo, già nei guai per altri reati, ha omesso di comunicare che nel proprio nucleo familiare c’era la compagna ai domiciliari per spaccio di droga, dunque avrebbe intascato l’indennizzo pur non avendo i requisiti di legge.

Oltre la denuncia per illecita percezione del reddito di cittadinanza, è stato richiesto alla Procura della Repubblica di Pescara il sequestro preventivo dei fondi statali profitto del reato. Contestualmente, è stato bloccato l’accredito delle somme ricevute indebitamente e che dovranno rientrare nelle casse dello Stato.

“L’operazione è stata svolta d’iniziativa nell’ambito del rafforzamento del presidio di vigilanza a tutela della spesa pubblica, settore centrale in questo particolare momento storico” ha commentato il colonnello Antonio Caputo, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Pescara.

 

 

 

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Il Messaggero