Pescara, fine del Ramadam: attesi in 500 per la preghiera. Il Comune chiude la strada

Pescara, fine del Ramadam: attesi in 500 per la preghiera. Il Comune chiude la strada
Dopo l’esperienza dello scorso anno, quando all’appuntamento cpon la preghiera e la festa collettiva di fine ramadan si presentarono in cinquecento da ogni angolo...

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Dopo l’esperienza dello scorso anno, quando all’appuntamento cpon la preghiera e la festa collettiva di fine ramadan si presentarono in cinquecento da ogni angolo dell’area metropolitana, per domani il Comune di Pescara ha deciso di istituire il divieto di sosta e di fermata lungo via Pisa, la traversa di corso Vittorio Emanuele che ospita il centro di preghiera della comunità islamica locale.

Dalle 6 a mezzogiorno non sarà possibile lasciare in sosta autovetture e altri veicoli a due e quattro ruote, per evitare l’intasamento che l’afflusso di un gran numero di persone rischia di provocare, in una strada piuttosto stretta, che tuttavia assorbe gran parte del traffico in uscita dal parcheggio dell’area di risulta. L’ordinanza dirigenziale emanata nei giorni scorsi accoglie una richiesta avanzata dal presidente dell’associazione culturale islamica An-Noor, principale punto di riferimento per stranieri e italiani di fede islamica residenti a Pescara e dintorni. È stato proprio il precedente dello scorso anno, quando la ricorrenza centrale del calendario islamico registrò un pienone senza precedenti, a suggerire misure preventive per garantire il regolare svolgimento del rito e la tutela dell’incolumità pubblica. 

La giornata di fine ramadan, il mese sacro dedicato al digiuno in ricordo della prima rivelazione del Corano a Maometto, inizierà alle 7 con la preghiera e si protrarrà per diverse ore per culminare dal rituale pasto della festa. La comunità pescarese di fede islamica, è composta in massima parte da nord africani, pakistani, kosovari e immigrati del Bangladesh. I centri di preghiera esistenti in città sono due: a quello di via Pisa 34, il più antico e probabilmente il più frequentato, si è aggiunto negli anni un secondo, in via Raffaello. Luoghi impropriamente definiti moschee, ma comunque utilizzati dalla comunità per le preghiere e i riti sacri. Le cerimonie di domani, dopo la preghiera principale delle 7 di mattina, proseguiranno per tutta la giornata, impegnando tutti gli imam in attività nella conduzione dei riti. Alla Digos non risultano programmi differenti da preghiera e pasto della festa. In genere la vasta e multietnica comunità islamica presente in città vive in perfetta armonia interna e nel rapporto con il resto della popolazione.

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Il Messaggero