Pizzaiolo arrestato con quasi tre chili di droga: era la fornitura per Pasqua

Pizzaiolo arrestato con quasi tre chili di droga: era la fornitura per Pasqua
Non era esattamente l’impasto canapa che ci si aspetta di trovare in un menù con alternative gourmet alla classica napoletana. Quando la squadra mobile di Pescara si...

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Non era esattamente l’impasto canapa che ci si aspetta di trovare in un menù con alternative gourmet alla classica napoletana. Quando la squadra mobile di Pescara si è fatta aprire la porta per un controllo, il profumo che usciva dallo scatolone che il titolare della pizzeria stava sigillando era inconfondibile, ma faceva parte di una carta completamente diversa da quella dei cibi. Era una bella quantità di marijuana quella che gli agenti, coordinati dal dirigente Gianluca Di Frischia, hanno trovato impacchettata nel locale: oltre due chili di roba divisi in otto confezioni termosaldate.

L’operazione nasce dalla segnalazione di alcuni cittadini di Montesilvano che si erano insospettiti per il continuo via vai di persone nel locale, una pizzeria ristorante situata in una zona centrale della Marina. A tutte le ore della sera, della notte e anche in mattinata, quando l’esercizio doveva essere chiuso al pubblico c’era sempre gente che gironzolava, entrava e usciva. E non avevano certo l’aria di essere corrieri che facevano le consegne di materia prima. Così i poliziotti il loro controllo hanno deciso di farlo proprio nel momento in cui potevano essere meno attesi: prima dell’orario per il pranzo. All’interno del locale c’era un uomo, che formalmente risulta dipendente della struttura, in piedi dietro il banco per la preparazione delle pizze. Niente mani in pasta, ma impegnato a chiudere uno scatolone. Quando hanno detto che erano lì per effettuare una perquisizione l’uomo, risultato poi essere un trentaduenne pescarese già conosciuto alle forze dell’ordine, si è evidentemente agitato. Ma di fatto non ha reagito.

Rendendosi conto dell’evidente situazione di difficoltà ha indicato prima lo scatolone, da cui veniva fuori l’inequivocabile profumo, e poi un borsone da palestra custodito in un locale di sgombero sul retro. La disponibilità non è servita a risparmiargli l’ulteriore perquisizione domiciliare, e agli oltre due chili di infiorescenze di marijuana recuperati in pizzeria gli agenti della mobile hanno aggiunto un’altra piccola quantità della stessa sostanza, che porta il totale a 2 chili e 176 grammi, e 626 grammi di hashish. Tutta roba di ottima qualità, almeno secondo i primissimi esami effettuati, che immessa sul mercato al dettaglio avrebbe potuto fruttare più di trentamila euro, stimando il prezzo della marijuana intorno ai dieci euro al grammo. Il trentaduenne è stato quindi arrestato in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e condotto in carcere.

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Il Messaggero