Il parroco aveva già fissato la data delle prime comunioni e tutto sembrava procedere come sempre, tra una celebrazione e l'altra, ma da un giorno all'altro i...
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È stato l'arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, circa due settimane fa, a presentarsi in chiesa per presenziare le messe domenicali e informare la comunità di ciò che stava accadendo: «Ho bisogno di una pausa di riflessione nella mia vita - queste le parole vergate da don Dario in una lettera indirizzata al presule e letta dallo stesso ai fedeli -, non mi sento realizzato». Un tempo di riflessione destinato a durare fino a luglio-agosto: «Ma qualsiasi cosa deciderà di fare don Dario - precisa l'arcivescovo -, sicuramente non tornerà qui». Fino ad allora, anche se al momento non è dato sapere quando verrà designato il successore, sarà il vicario parrocchiale di San Luigi Gonzaga don Tommaso Fallica a fare le veci del parroco, celebrando la liturgia eucaristica delle ore 19 al sabato sera e quelle domenicali delle ore 9, delle ore 10.30 e delle ore 19.
Don Dario Trave, ordinato presbitero nel 2006, è parroco del Santissimo crocifisso da tre anni e, in quanto apprezzato studioso, è anche archivista diocesano e docente presso l'Istituto superiore di Scienze religiose Toniolo di Pescara. Tra i parrocchiani di Villaggio Alcyone, dopo aver appreso dell'improvvisa assenza del loro parroco, c'è sorpresa e preoccupazione. Ma, per ora, non c'è modo di comprendere più approfonditamente le ragioni interiori che hanno spinto don Dario a maturare e concretizzare questa scelta difficile, dato che anche al cellulare è irreperibile. Solo il tempo, dunque, potrà dire se il sacerdote pescarese avrà fatto chiarezza nel suo progetto di vita e nella sua vocazione, tornando a farsi vedere e a esercitare altrove il suo ministero. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero