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La mano infilata nel cassetto del registratore di cassa per prendere il denaro: ripresa dalle telecamere della videosorveglianza del bar. Sul dorso, tatuato, il profilo di un personaggio di fantasia. Una vanità che, a un trentanovenne di Pescara è costata una denuncia per furto aggravato. È stata proprio quella particolarità a fornire l’indizio prezioso agli agenti della squadra volante che, coordinati dal dirigente Pierpaolo Varrasso, ieri mattina hanno effettuato i rilievi dopo la segnalazione di un furto. Nella notte una persona si era introdotta all’interno di un bar di via Firenze, nella zona pedonale. Il furto si è verificato poco dopo la mezzanotte. Il ladro si è introdotto nel locale dopo aver forzato la finestra dei servizi. Le telecamere hanno ripreso tutti i movimenti: l’uomo si è diretto verso il bancone, ha aperto il registratore di cassa e ha prelevato dal cassetto tutto circa duecento euro. Poi è scappato via. I titolari si sono accorti del furto al mattino, intorno alle 7, quando sono arrivati per aprire il bar e immediatamente hanno chiamato la centrale operativa della questura. Gli agenti sono arrivati e, dopo aver controllato il punto di ingresso e il locale, hanno visionato le riprese delle telecamere. Quel tatuaggio li ha riportati immediatamente ad una persona conosciuta, con precedenti di polizia, così sono scattate le ricerche. Lo hanno rintracciato in poco più di tre ore, si trovava ancora nelle strade del centro. Il trentanovenne è stato quindi identificato e sono state sviluppate tutte le attività di rito, fino alla formalizzazione della denuncia con l’accusa di furto aggravato.
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Il Messaggero