Cinque arresti per i furti nelle ville: fa centro l’indagine dei carabinieri

L’indagine ha ricostruito decine e decine di colpi che sono stati messi a segno in molti centri della provincia e, in particolare, nell’area della Val Pescara, a Cepagatti, ma anche a Spoltore

Cinque arresti per i furti nelle ville: fa centro l’indagine dei carabinieri
Hanno seguito ​la traccia lasciata dalle tre persone che, nel maggio scorso, furono arrestate a Pianella, in provincia di Pescara, mentre stavano rubando all’interno di...

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Hanno seguito ​la traccia lasciata dalle tre persone che, nel maggio scorso, furono arrestate a Pianella, in provincia di Pescara, mentre stavano rubando all’interno di un’abitazione. I carabinieri della compagnia di Pescara, diretti dal capitano Giovanni Rolando, hanno consolidato in quell’occasione i contenuti dell’indagine, che avevano avviato da un paio di mesi, per arrivare ad individuare i componenti di un gruppo di ladri d’appartamento. Nome in codice “Villam fures”, ladri delle ville, per l’operazione che si è conclusa ieri con l’arresto di cinque persone, raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pescara, Fabrizio Cingolani, su richiesta del sostituto procuratore Andrea Di Giovanni.

 

Si tratta di tutte persone di etnia rom che in decine e decine di occasione avrebbero svaligiato ville nelle cittadine non lontane da Pescara, o avrebbero comunque provato a introdursi nelle abitazioni senza riuscirci magari proprio per l’allarme lanciato dai vicini. Come nel caso di Pianella, quando la presenza di un’Audi scura fu segnalata proprio da un residente: i carabinieri beccarono i ladri proprio mentre stavano uscendo dall’abitazione con il bottino nascosto in una federa da cuscino utilizzata come sacchetto. Il materiale, del valore di circa cinquemila euro, fu recuperato e restituito ai legittimi proprietari. Le misure sono state eseguite all’alba di ieri dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Pescara, con il concorso di personale del 5° nucleo elicotteri carabinieri di Pescara. Nell’operazione, sono stati inoltre impiegati trenta carabinieri del comando provinciale di Pescara, con la collaborazione di personale della compagnia dei carabinieri di Montesilvano. L’operazione infatti oltre a Pescara ha interessato anche Città Sant’Angelo e Collecorvino, dove fanno base alcuni degli arrestati. L’indagine ha ricostruito decine e decine di colpi che sono stati messi a segno in molti centri della provincia e, in particolare, nell’area della Val Pescara, a Cepagatti, ma anche a Spoltore. Altri episodi, oltre a quello che aveva portato all’arresto dei tre anche a Pianella. Per il gip, tra l’altro esiste «il concreto pericolo che gli indagati perseverino nell’azione delittuosa intrapresa e commettano altri reati della stessa specie di quelli per il quale si procede». E’ stato un lungo lavoro di ricostruzione, quello condotto dai carabinieri di Pescara, che hanno messo insieme località, eventi e circostanze, in modo da formare un quadro unico d’azione che è alla base della richiesta di misura cautelare formulata dal pubblico ministero. Nei prossimi giorni gli interrogatori di garanzia dei cinque indagati.

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Il Messaggero