Pescara, tanti filmati per identificare l'uomo steso sotto un treno

Pescara, tanti filmati per identificare l'uomo steso sotto un treno
Agenti della Polfer a lavoro per dare un nome e un cognome all'uomo di circa 40 anni italiano, che mercoledì pomeriggio si è gettato sotto un treno merci in...

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Agenti della Polfer a lavoro per dare un nome e un cognome all'uomo di circa 40 anni italiano, che mercoledì pomeriggio si è gettato sotto un treno merci in corsa alla stazione di Montesilvano, lasciandosi sfilare sopra la motrice e i vagoni carichi di furgoni Sevel. Di spunti gli investigatori ne hanno diversi e su questi stanno effettuando gli accertamenti. Si cercano riscontri. Già visionati decine e decine di filmati delle telecamere presenti sia all'interno della stazione che nella zona circostante. Sentiti inoltre numerosi testimoni, a parte il ragazzino di 16 anni che ha ripreso l'intera scena con il telefonino e che poi ha aiutato l'uomo a rialzarsi dai binari. Fra loro, alcuni operai che al momento del fatto stavano lavorando.


Due giorni fa, i poliziotti della polfer, guidati da Marco Di Santo, hanno anche presentato al pm Andrea Papalia, che si occupa delle indagini, una informativa per chiedere l'acquisizione di altri filmati, di tabulati che potrebbero aiutare a chiudere il cerchio in tempi brevi sulla vicenda che ha lasciato senza parole. Una vicenda ancora parecchio nebulosa, a cominciare dai motivi del gesto. E per questo tutte le ipotesi vengono tenute in considerazione dal tentativo di suicidio ad una scommessa, dal gesto di una persona fuori di se' sino ad un folle gioco della morte. E sul gioco inizialmente si sono concentrate le attenzioni degli inquirenti. Nei primi istanti si è pensato ad una assurda prova di coraggio da condividere poi con gli amici sui social e quindi ben studiata. Oggi tale ipotesi viene un po' ridimensionata, anche se non scartata del tutto. E ciò sia sulla base di alcune testimonianze sia considerando l'età dell'uomo, che non è di sicuro un adolescente. Certi tipi di giochi, da non prendere assolutamente ad esempio, sono infatti diffusi soprattutto fra i ragazzini. Vedi la triste pratica o moda dei selfie sui binari, che solo lo scorso anno ha fatto una decina di morti. Vittime: 13enni e 14enni. Gioco o scommessa che sia, una volta identificato, l'uomo sarà denunciato per procurato allarme e interruzione di pubblico servizio. Non si esclude che possa aver avuto dei complici e anche su questo stanno lavorando i poliziotti della polfer. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero