Pescara, filippini aggrediti: denunciati due ragazzi, sono incensurati

Pescara, filippini aggrediti: denunciati due ragazzi, sono incensurati
Una risposta investigativa che circoscrive e spegne sul nascere l’ondata di aggressioni dei giorni scorsi a Pescara. Come teatro la centralissima via Umbria e il lungomare,...

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Una risposta investigativa che circoscrive e spegne sul nascere l’ondata di aggressioni dei giorni scorsi a Pescara. Come teatro la centralissima via Umbria e il lungomare, nello specifico l’area della fontana monumento della Nave di Cascella. Vittime della brutale aggressione - nella sera fra il 25 e il 26 giugno scorsi - la coppia di ragazzi che passeggiava mano nella mano e poi - la notte del 28 giugno - due filippini accusati di diffondere il Covid.


Su entrambi i casi incombe l’ombra di baby-gang, fra noia e competizione violenta, una sorta di malvagio gioco al rialzo, anche per stabilire un certo dominio sul territorio. Forte e decisa la reazione della società civile, con eventi a manifestazioni di sostegno agli aggrediti. E intanto, dopo l’identificazione e la denuncia di uno dei giovani ritenuti responsabili dell’aggressione omofoba, un pescarese poco più che ventenne, ecco che la polizia ha individuato e denunciato con l’accusa di lesioni volontarie alla procura della Repubblica del tribunale per i minorenni dell’Aquila, i due autori dell’aggressione ai danni dei ragazzi filippini.

I denunciati sono due sedicenni pescaresi, privi di precedenti penali, a cui la squadra mobile della questura è arrivata a seguito di un’attività d’indagine nel cui ambito sono stati acquisiti filmati ed ascoltate vittime e testimoni, che hanno fornito preziosi contributi per risalire alla loro identità. I due filippini, un ragazzo ed una ragazza entrambi 22enni, la notte dell’aggressione, mentre erano in compagnia di altri connazionali, erano stati avvicinati da un gruppo di giovani sconosciuti, alcuni dei quali evidentemente ubriachi. Due di loro li avevano provocati e poi si erano scagliati sul ragazzo, sferrandogli calci e pugni, colpendo anche la ragazza intervenuta in soccorso dell’amico. Il gruppo si era poi dato alla fuga facendo perdere ogni traccia. Il ragazzo ha riportato un trauma cranico e la frattura del naso.


Nella precedente aggressione, quella alla coppia di ragazzi, il 25enne molisano preso di mira aveva riportato la frattura della mascella. Pugni sempre sferrati da ragazzini in branco e con marcato accento locale, in cerca di pretesto e futili motivi per menare le mani. Entrambi i casi hanno portato la città sulle cronache nazionali, anche per la mancata solidarietà da parte del comune alla coppia di ragazzi aggrediti, con la maggioranza che ha voltato le spalle all’appello del sindaco. Alta la risposta da parte della società civile con una serie di manifestazioni di solidarietà che si sono susseguite, già appena dopo la prima aggressione, con l’appello culminato nella manifestazione del 12 luglio in piazza Sacro cuore. E lunedì pomeriggio la presenza di Alessandro Zan, primo firmatario della proposta di legge anti omofobia, a Pescara con Monica Cirinnà alla manifestazione del Pd. Al parco Villa de Riseis, c'è stata la manifestazione Amiamo Liberi/e, organizzata dal Pd a sostegno dell'approvazione della legge contro l'omolesbobitransfobia e misoginia. Ha commentato il deputato Alessandro Zan: «C’è chi incita all’odio. Noi dobbiamo essere dalla parte dell’inclusione».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero