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La lite, il fendente, la fuga e un uomo che resta a terra sanguinante. Ha i contorni di un regolamento di conti il fatto di sangue avvenuto ieri sera a Pescara in via Lago di Capestrano, nel rione di Rancitelli. L’uomo rimasto ferito è un senegalese di 42 anni ed è probabile, ma non certo, che a colpirlo sia stato un connazionale. Via Lago di Capestrano ospita una comunità nordafricana ed è probabile che dietro l’aggressione ci sia una questione legata a uno sgarro, tutto sta a capire nei confronti di chi.
Sono a caccia del responsabile e alla ricerca del movente gli agenti della Squadra mobile coordinata dal dirigente Gianluca Di Frischia. E’ stato un passante a dare l’allarme nel momento in cui, attraversando un piazzale all’altezza del civico 17, si è trovato davanti il ferito a terra in un lago di sangue. Profondo il taglio all’addome, le condizioni dell’uomo sono gravi. Con i sanitari del 118 sono intervenute tre pattuglie della questura più gli uomini della Scientifica per i rilievi. C’era dell’acqua, come se qualcuno avesse tentato di lavare la ferita o sciacquare via il sangue. E va stabilito se l’accoltellamento sia avvenuto sul posto o se la vittima sia stata portata lì successivamente.
Dell’accoltellatore, al momento, nessuna traccia. Subito informato del fatto Domenico Pettinari, vicepresidente del consiglio regionale e candidato sindaco a Pescara, che da sempre si batte per una maggiore presenza delle forze dell’ordine in quel rione. Pettinari ha attivato una diretta social su facebook e si è recato di persona sul posto, non senza aver ricordato un precedente fatto di sangue avvenuto in quello stesso quartiere a conferma dell’alto tasso di criminalità da debellare.
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