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Magari sarà stata anche l’ultima, come indica il meteo dei prossimi giorni. La domenica al mare di ieri, prima della pioggia di lunedì, basta però a fissare il record a Pescara di una stagione balneare ancora viva alla metà esatta di ottobre, dunque nel pieno di un autunno che stenta a manifestarsi. Termometro intorno ai 30 gradi nel cuore della giornata, vento di libeccio caldissimo, acqua cristallina e sostenibile: questo il quadro che ha accolto ieri le centinaia di pescaresi e gitanti che hanno optato per l’ultima tintarella.
Spiagge sostanzialmente libere, sistemazioni prevalentemente spartane su teli distesi sulla sabbia o su lettini di fortuna. Ma anche stabilimenti ancora attrezzati per accogliere gli irriducibili bagnanti, soprattutto sulla riviera nord, dove anche bar e ristoranti dei lidi hanno offerto la necessaria assistenza ai clienti. I più reattivi, tra i balneatori, hanno ancor provveduto a richiamare in servizio i bagnini, per garantire il massimo della sicurezza a quanti hanno approfittato della giornata per l’ultimo tuffo in mare. L’orizzonte dell’Adriatico era punteggiato da vele di imbarcazioni e wind surf, segno che l’estate infinita esercita fascino anche sui diportisti.
Tempo ideale che in fin dei conti ha premiato l’intraprendenza degli operatori balneari che hanno tardato a riporre lettini e ombrelloni. E non è detto che sia finita perché, per i prossimi giorni, i bollettini prevedono il rapido passaggio di una perturbazione con possibilità di miglioramento a partire da domani. Se ci sarà ritorno di alta pressione la bella stagione di Pescara potrà spingersi fino alla soglia del ponte festivo di inizio novembre. E allora sì che sarebbe il caso di parlare di estate record
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