Covid, 90 ricoverati. Di Luzio: «Picco di contagi, proteggetevi». Domani open day vaccinale

I centri Asl aperti in tutta la provincia. Dilaga anche l’influenza stagionale ingorgo al pronto soccorso dopo le feste

Covid, novanta ricoverati: domani open day vaccinale
Sono una novantina le persone positive al Covid-19 ricoverate attualmente a Pescara e negli altri ospedali della provincia, e anche l’influenza, che con le feste di Natale e...

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Sono una novantina le persone positive al Covid-19 ricoverate attualmente a Pescara e negli altri ospedali della provincia, e anche l’influenza, che con le feste di Natale e fine anno ha ormai raggiunto l’apice dei contagi, sta dando del filo da torcere alle strutture sanitarie. L’inverno, tuttosommato, è appena all’inizio, ed è ancora possibile vaccinarsi. La Asl ha aderito all’iniziativa promossa dalla Regione rivolta a tutti coloro che intendono proteggersi sia dall’influenza stagionale, sia dall’infezione da SarsCov2, con un open day per la somministrazione di ambedue i vaccini. L’appuntamento è per domani, e si potrà scegliere se vaccinarsi solo contro il Covid o l’influenza, oppure se farli entrambi. Gli ambulatori vaccinali coinvolti sono quelli di Pescara e Montesilvano (aperti dalle 9 alle 18), e quelli di Penne e Scafa, che saranno attivi dalle 9 alle 16.


Chi vorrà aderire all’iniziativa non dovrà fare nulla, dal momento che non è richiesta neanche la prenotazione. Basterà solo presentarsi in uno dei centri indicati e chiedere la somministrazione del prodotto immunizzante.


L’ASSALTO
Ieri, il pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito, come accaduto già durante le scorse settimane, ha visto un accesso record di pazienti; alle 16,26 c’erano ben 142 persone in trattamento e altre 40 in attesa di visita, con codici di varia gravità. Tra questi, numerosi sono stati i pazienti che hanno richiesto le cure dei sanitari per problemi legati proprio all’influenza stagionale e agli altri virus respiratori che circolano in questo momento. «Il vaccino anti Covid 19 disponibile – informa la Asl in una nota - è il Comirnaty Omicron XBB 1.5 della Pfizer». Al fine di massimizzare la protezione per la stagione autunno-inverno, sottolinea la Asl, la somministrazione è raccomandata a distanza di 6 mesi dall’ultima dose di vaccino anti Covid 19 ricevuta, o dall’ultima infezione (in particolare, dalla data in cui il test diagnostico ha dato esito positivo), «a prescindere dal numero di eventi pregressi».


Il vaccino contro l’influenza è quello della campagna di profilassi del 2023, partita il 16 ottobre scorso con la collaborazione dei medici di base. Per quanto riguarda il Covid, come torna a sottolineare il direttore sanitario della Asl, Rossano Di Luzio, la vaccinazione rappresenta al momento l’arma più efficace per prevenire le forme gravi della malattia. Dei circa 90 pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie afferenti alla Asl, uno si trova in rianimazione, mentre circa venti persone sono ricoverate per patologie polmonari legate al covid. Le altre 70, invece, sono risultate positive al test somministrato in seguito al ricovero in ospedale per altre patologie e sono asintomatiche o presentano manifestazioni lievi della malattia. «In questi giorni – aggiunge Di Luzio - l’influenza ha raggiunto il picco e la situazione al pronto soccorso è abbastanza delicata, con tantissime persone presenti. Una condizione, tuttavia, che stiamo fronteggiando abbastanza bene». L’invito per le persone fragili, ma non solo, è sempre quello a vaccinarsi, «sia per l’influenza – come sottolinea il direttore sanitario – sia per il Covid. Tra l’altro il Covid, al contrario dell’influenza, non ha un andamento stagionale. Ora l’influenza ha raggiunto il picco, per cui sarebbe lecito aspettarsi una riduzione dei casi nelle prossime settimane» ma potrebbe non essere per il Covid”. L’attuale vaccino contro SarsCov2, conclude il direttore sanitario, è aggiornato e copre le nuove varianti attualmente in circolazione.
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Il Messaggero