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Risoluta, energica, una manager culturale ante litteram. Si è spenta mercoledì, nella sua casa di Pescara, Lina De Lutiis la signora della Casa di Dante in Abruzzo. Aveva 95 anni. Lascia quattro figli, Giuseppe, Massimo, Cinzia e Federico, stimati professionisti che vivono fuori Abruzzo, e gli amati nipoti. Sempre accanto al marito Corrado Gizzi, venuto a mancare nel 2012, nella costruzione di progetti culturali, era nata a Miglianico nel 1927 e aveva conosciuto Gizzi all'Istituto magistrale di Pescara: lei studentessa, lui giovane professore.
Si sposarono dopo il secondo conflitto mondiale, stabilendosi a Pescara da dove hanno raccontato l'arte e le belle lettere attraverso mostre d'arte e pubblicazioni. È alla fine degli anni Sessanta, che la coppia acquista il castello Mazara di Torre de' Passeri, maniero d'impianto medievale e monumento nazionale, dagli eredi dei marchesi di Sulmona. «I miei genitori conoscevano la zona perché mio padre diresse l'agrario di Alanno.
«La mamma era un pungolo continuo per papà, la sua più grande sostenitrice racconta ancora il professor Gizzi era il suo collegamento con il mondo esterno». Lina De Lutiis completava per inclinazioni e idee innovative, la grande personalità di Gizzi poeta, intellettuale ed esperto d'arte e di scienze, stimato a livello internazionale per gli studi sulla Divina commedia. La passione per il sommo poeta portò la coppia a fondare nel 1979, l'associazione Casa di Dante in Abruzzo con sede nel castello di Torre. Qui per decenni, allestirono mostre con le opere dei più grandi interpreti figurativi dell'opera dantesca, facendo transitare per l'Abruzzo pittori, critici di fama e rappresentanti delle istituzioni da Pertini ad Andreotti, a Cossiga.
«I miei genitori immaginarono subito il castello come un luogo di cultura - dice ancora Gizzi all'epoca a Ravenna si tenevano le prime manifestazioni dantesche: nacque così la Casa di Dante, ma non furono tutte rose e fiori. Perché se da un lato l'interesse cresceva, dall'altro le dimensioni assunte non erano più sostenibili dal bilancio familiare». Fino all'ultimo la caparbietà ha continuato ad animare Lina De Lutiis che anche dopo la scomparsa del marito e con il castello inagibile a causa del sisma dell'Aquila, ha continuato la sua attività di animatrice culturale. Oggi il castello da cui tutto ebbe origine è in vendita. Riqualificato dopo il terremoto, il maniero si appresta a vivere una nuova vita di cui si sa poco: moderno centro culturale, location per eventi, sede di attività imprenditoriali? Ma questa è un'altra storia.
Il Messaggero