La garante per l'infanzia: «Presa a calci e spinte dalla baby gang»

La garante per l'infanzia: «Presa a calci e spinte dalla baby gang»
Il centro di Pescara ormai sempre più in mano alle baby gang. Mercoledì, in pieno pomeriggio, mega rissa fra ragazzini sotto i portici di piazza Salotto, lato...

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Il centro di Pescara ormai sempre più in mano alle baby gang. Mercoledì, in pieno pomeriggio, mega rissa fra ragazzini sotto i portici di piazza Salotto, lato elefante. A farne le spese, la garante per l’infanzia della Regione Abruzzo, Maria Concetta Falivene, conosciuta con il nome di Marina, che nel tentativo di farli smettere e separarli ha rimediato spintoni e addirittura qualche calcio. «Quello che ho visto - sottolinea - mi ha messo molta tristezza. Ragazzi di 13 anni, con visi proprio da bambini, si sono picchiati in maniera inaudita. Purtroppo i commercianti della zona mi hanno detto che fatti del genere sono quasi ordinari. E questo non è concepibile».



Tutto è accaduto attorno alle 17. «Mi trovavo all’interno di un negozio - racconta - quando dalla vetrina ho visto questa rissa, in realtà poi ne erano due. Un gruppo di giovanissimi si è scagliato contro un coetaneo, facendolo cadere a terra, e un altro gruppo se l’è presa invece con una ragazzina. Sono corsa fuori per dividerli e mi sono presa un po’ di spintoni. Considerata la situazione, nonostante una ragazza mi pregasse di non farlo, ho chiamato i carabinieri. Alla vista della pattuglia, i gruppetti si sono dati alla fuga». In tutto una ventina di ragazzi e qualcuno aveva il volto rigato di sangue per i colpi al naso. «Sopra episodi di questo genere - prosegue la garante per l’infanzia - non si possono chiudere gli occhi; bisogna intervenire segnalandoli alle autorità competenti. Occorre interessare le forze dell’ordine e anche il Comune. Installare telecamere e dare voce ai commercianti, spesso inascoltati. Dopo la rissa, mi sono trovata davanti giovanissimi a bere birra per strada. In tutto questo c’è anche, anzi soprattutto, una forte responsabilità dei genitori. Non si possono lasciare i figli così, senza alcun tipo di controllo».


Arrabbiatissimi i commercianti. «Purtroppo - commenta un negoziante, che per paura di ritorsioni preferisce non dire il suo nome - ogni giorno è la stessa storia qui in centro, sotto i portici. Dalle 14.30 la zona si riempie di questi gruppi di giovani, la maggior parte sono formati da ragazze, e fanno di tutto. Guai a dire loro qualcosa. Ultimamente si divertono a fare scorribande con i monopattini; sfrecciano sul marciapiede e poi scappano. A volte, come l’altro ieri, litigano e se le danno di santa ragione. Piazza Salotto ormai è tutto fuorché un salotto come d’altra parte anche le strade limitrofe da via Mazzini a via Regina Elena. Incuria, sporcizia e violenza. Ci vorrebbero controlli costanti e non interventi una tantum». Alcune settimane fa, a denunciare la medesima situazione, erano stati i commercianti di via Regina Elena, strada elegante oggi, a loro dire, diventata terra di nessuno. «O meglio - dice Marina Fedeli - di ragazzini che bevono, si tirano bottiglie e si picchiano».

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Il Messaggero