Il caso della morte di Renata Rapposelli ha ormai assunto una valenza nazionale anche in considerazione degli ampi spazi concessi al caso dai media nazionali. La dimostrazione...
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E mentre ieri sera, nell’obitorio dell’ospedale di Macerata si è proceduta a duna seconda autopsia sul corpo martoriato della pittrice anconetana ritrovata morta in un piccolo dirupo che si affaccia sul fiume Chieti in territorio di Tolentino da parte del dottor Antonio Tombolini, è arrivata la conferma che il responso del primo esame autoptico può essere messo a disposizione della difesa e quindi nella stessa giornata di oggi o personalmente o delegando un collega anconetano, gli avvocati Carradori, Reitano ed Angelozzi potrebbero prendere visione del carteggio anche se, in pratica è la stesa perizia che avrebbe stabilito che quando sarebbe avvenuta la morta (un mese), che la pittrice non sarebe stata attinta da un colpo di arma da fuoco o da una coltellata e che ci sarebbero voluti approfondimenti sul materiale biologico a disposizione ed altri esame per cercare di sapere qualcosa di più Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero