L'AQUILA - Sulla nomina del successore di Arturo Diaconale alla presidenza del Parco nazionale del Gran Sasso il cerchio si stringe. ...
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Nel vertice che si è tenuto l’altra sera intorno alle 20 in Comune (presenti il sindaco Massimo Cialente, i tre presidenti delle Province di L’Aquila, Pescara e Chieti) il governatore Luciano D’Alfonso ha portato con sé anche l’avvocato teramano Tommaso Navarra, il nome che ha proposto de visu al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Un’operazione che ha sollevato le polemiche del territorio aquilano che si è sentito scavalcato. E così il presidente della Regione ha avviato un percorso di confronto per cercare di arrivare a una soluzione condivisa.
IL PROFILO - Per quanto è stato possibile ricostruire, Navarra ha risposto principalmente alle considerazioni del sindaco Cialente. Il quale, ovviamente, chiede soprattutto di capire che tipo di politica avrebbe intenzione di fare il legale considerato ambientalista per superare l’iper vincolismo mostrato dall’ente negli anni e arrivato al suo apice con la relazione tecnica che ha bocciato l’ammodernamento della seggiovia delle Fontari. Relazione che, tra l’altro, da quanto filtra dal tavolo dell’altra sera, non sarebbe stata richiesta dagli organi direttivi del Parco. Una sorta di anarchia istituzionale che ha creato un certo scompiglio. L’obiettivo è quello di arrivare a una figura di garanzia che possa assicurare un sano equilibrio tra la tutela del territorio e il necessario sviluppo.
LE ALTRE SPINE - Gli altri amministratori (c’era anche il sindaco di Calascio Antonio Matarelli) hanno chiesto che con il Parco si attivi un’interlocuzione serena e senza le frizioni degli anni passati. La nomina del nuovo presidente è di competenza ministeriale. L’intenzione è quella di proporre dal basso una soluzione che possa accontentare tutti in un momento nevralgico per lo sviluppo della montagna, con un’opera (le Fontari) considerata indispensabile per avviare il rilancio. Sul tappeto ci sono anche altre due possibili candidature. Quella del vice sindaco Nicola Trifuoggi (nella foto), che si è messo a disposizione, e quella di Fabrizio Marinelli, docente universitario. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero