L'AQUILA - Inizieranno entro la fine dell'anno i lavori di riqualificazione del parco del castello Cinquecentesco. Il progetto di recupero dell'intera area...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nodo ancora da sciogliere, quello della recinzione del parco, fortemente voluta dal sindaco Cialente, sulla quale tuttavia Fanfani mostra qualche perplessità. «Non è mai stato recintato storicamente- spiega- È vero che molti parchi in Italia sono recintati, ma si tratta spesso di parchi che originariamente erano privati, come ad esempio quello di villa Borghese o Villa Ada. Naturale che fossero recintati». Fanfani precisa che sarà necessario «approfondire la questione con Comune e Soprintendenza, ma anche con gli stessi cittadini. Del resto, il parco è della città». La recinzione, inoltre, potrebbe arrivare a costare anche 800 mila euro, cifra che potrebbe influire sul budget preventivato dalla Fondazione. «Si possono trovare le risorse per fare tutto - aggiunge in tal senso - L'importante è che sia una scelta funzionale e condivisa». L'idea della riqualificazione del parco del Castello era stata lanciata da Renzo Piano, nel periodo in cui l'architetto di fama mondiale ha realizzato l'auditorium. «L'input ci è stato dato proprio da lui - prosegue Fanfani - Il parco del Castello storicamente è un punto di ritrovo per la cittadinanza in centro storico soprattutto nei mesi primaverili ed estivi ed è giusto renderlo confortevole per tutti quelli che vorranno usufruirne, per fare jogging, passeggiare o passare dei momenti con i propri figli».
PAVIMENTAZIONE
Altra questione che dovrà essere risolta è quella della pavimentazione del percorso intorno al forte. «Oggi è strada asfaltata percorsa dai mezzi pesanti impegnati nei lavori, quindi un intervento per il momento sarebbe inattuabile - sottolinea - Bisognerà riflettere tuttavia con la Soprintendenza per capire se si potrà realizzare la vecchia pavimentazione in pietra. Stesso problema anche per il viale in breccia di ingresso al Forte: in questo caso la soluzione potrebbe essere quella di fare una pavimentazione simile a quella in conglomerato che circonda l'auditorium».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero