Scarpe, felpe e borse false: denunciato titolare di boutique a Ortona

Blitz della Finanza dopo la segnalazione di prezzi troppo bassi

Scarpe, felpe e borse false: denunciato titolare di boutique a Ortona
Merce falsa veduta come una grande e costosa griffe in un negozio di Ortona, in provincia di Chieti: negoziante denunciato.  È continuata, anche nel periodo delle...

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Merce falsa veduta come una grande e costosa griffe in un negozio di Ortona, in provincia di Chieti: negoziante denunciato.  È continuata, anche nel periodo delle festività pasquali, la campagna di controlli del Comando provinciale Chieti a contrasto della contraffazione. Nel corso dei servizi di prevenzione per la tutela del regolare commercio di beni e servizi, la Tenenza Ortona ha sequestrato articoli di abbigliamento, tra cui felpe, calzature e borse, di note marche. In particolare i finanzieri hanno individuato in una via del centro storico di Ortona, un negozio di abbigliamento che esponeva in vendita, tra gli altri articoli di abbigliamento pantaloni, borse, scarpe delle più note marche, a prezzi inferiori rispetto alla media di mercato.

 «Il costo, inferiore al valore di mercato della merce, illudeva gli ignari clienti di avere acquistato un prodotto originale a buon prezzo, senza poter immaginare in realtà di acquistare merce falsa o contraffatta. I prodotti, infatti, riproducevano segni con caratteristiche proprie del brand, tra cui le medesime combinazioni di colori e la grafia perfettamente sovrapponibile al marchio registrato, condizione idonea a trarre in inganno il consumatore», dice una nota della Finanza. Il titolare è stato denunciato alla procura di Chieti per commercio di  prodotti con segni falsi (art. 474 c.p.), reato punito dal codice penale con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a 20.000 euro.  «L’attenzione investigativa delle fiamme gialle ortonesi è ora rivolta, sia all’individuazione dei canali illeciti di approvvigionamento dei prodotti falsificati che a verificare eventuali profili di irregolarità da un punto di vista fiscale.

Il comandante provinciale, colonnello Michele Iadarola, ha evidenziato come «prezzi eccessivamente bassi o sconti notevoli richiedono maggior attenzione da parte degli acquirenti per evitare di incorrere in incauti acquisti di


merce falsa o contraffatta». L’ufficiale ha inoltre sottolineato come «la contraffazione sia un moltiplicatore d’illegalità che alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’evasione fiscale, del riciclaggio della criminalità organizzata». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero