Attacco alla sede della Cgil di Ortona, il segretario: «Gesto vile, serve più vigilanza»

Attacco alla sede della Cgil di Ortona, il segretario: «Gesto vile, serve più vigilanza»
Ennesimo vile attacco ad una sede della Cgil.  «Questa mattina abbiamo ritrovato la sede di Ortona deturpata con scritte infamanti. Scritte e simboli già...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Ennesimo vile attacco ad una sede della Cgil.  «Questa mattina abbiamo ritrovato la sede di Ortona deturpata con scritte infamanti. Scritte e simboli già utilizzati in altre sedi Cgil in Abruzzo e più in generale in Italia. Esprimiamo il più totale sdegno nei confronti del vile gesto, le nostri sedi sono da sempre presidi di democrazia e libertà e quanto accaduto non ha niente a che fare con il dissenso o pensiero critico, ma ci riporta direttamente agli anni più bui della storia del nostro Paese», dice  Francesco Spina, segretario della Cgil di Chieti.

 

«Tali continui episodi che hanno visto qualche mese fa anche l’affissione di manifesti offensivi innanzi la sede della Cgil Chieti, dimostrano che esiste un tentativo nemmeno tanto velato di voler forse intimidire chi, quotidianamente è a contatto con cittadini, pensionati e lavoratori., cercando di dare sempre risposte a problemi sempre più grandi di questa fase storica di crisi economica e sociale - spiega Spina -  La Cgil continuerà ad essere sempre un luogo dove chi ha bisogno può rivolgersi, pronti a dare la nostra mano e non ci faremo certo intimorire da fatti di questo tipo. Esiste però un sempre più crescente bisogno di vigilanza, controllo e rispetto delle regole democratiche da parte di tutte le istituzioni e delle forze di pubblica sicurezza. Segnali come questi non vanno sottovalutati, per tali ragioni chiediamo a tutte le istituzioni di mobilitarsi contro il clima di crescente di odio immotivato che colpisce in maniera ingiustificata le sedi del sindacato forse anche perché rappresentano, oggi più che mai, presidi e luoghi di aggregazione e discussione democratica ci cittadini e lavoratori». 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero