Orsa Amarena, vietata la caccia al cinghiale per non disturbare i cuccioli orfani

Orsa Amarena, vietata la caccia al cinghiale per non disturbare i cuccioli orfani
SAN BENEDETTO DEI MARSI Sospensione temporanea della caccia al cinghiale, nell’area frequentata dai due orsi, figli di Amarena, per permettere loro di continuare a crescere...

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SAN BENEDETTO DEI MARSI Sospensione temporanea della caccia al cinghiale, nell’area frequentata dai due orsi, figli di Amarena, per permettere loro di continuare a crescere senza essere disturbati e senza rischiare la vita. «Facendo seguito alla richiesta del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise di assicurare le migliori condizioni di tranquillità e tutela della coppia di giovani orsi marsicani, orfani della femmina Amarena, dopo aver incontrato il mondo venatorio, che ringraziamo per la sensibilità mostrata, si è convenuto di sospendere la caccia al cinghiale fino al 30 novembre prossimo all’interno di aree circoscritte ricomprese nel territorio dei comuni di Pescina, Gioia dei Marsi e Lecce dei Marsi, con l’impegno ad attivarsi immediatamente, per il recupero dei giorni di sospensione nel mese di gennaio».

E’ quanto dichiarato dal vicepresidente della Giunta regionale abruzzese e assessore alla Caccia, Emanuele Imprudente e dal presidente del Pnalm, Giovanni Cannata. Si tratta di una misura di mitigazione dei rischi sui due esemplari, fino al raggiungimento del periodo di ibernazione. I vertici del Parco avevano chiesto ai responsabili degli uffici della Regione e all’Atc di Avezzano, di non riaprire l’attività venatoria nelle aree frequentate dagli orsi. Insieme all’ente Pnalm, anche Stefano Orlandini, dell’associazione Salviamo l’Orso, aveva avanzato la stessa richiesta.

Così come l’ Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali, sottolineando che si tratta di esemplari appartenenti a una specie protetta, che si trovano in un momento molto delicato. Che hanno subito la morte della mamma due mesi fa e, nonostante tutto, rimanendo insieme, sono riusciti a sopravvivere. «Evidenziamo- si legge nella nota Oipa- che lo scorso ottobre, sono state introdotte sanzioni penali specifiche per l’uccisione, la cattura o la detenzione dell’orso marsicano. E quindi, sembra contraddittorio che dopo neanche un mese dall’inasprimento delle sanzioni, si possa cacciare nelle zone dove vivono anche gli orfani di Amarena».

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Il Messaggero