Papà uccisi in combattimento, arrivano in Abruzzo 70 orfani ucraini

Papà uccisi in combattimento, in arrivo in Abruzzo 70 orfani ucraini
Non si arresta la macchina dell'accoglienza in Abruzzo, dove continuano ad arrivare i cittadini ucraini in fuga dalle zone di guerra. A Pescara ogni giorno arrivano autobus...

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Non si arresta la macchina dell'accoglienza in Abruzzo, dove continuano ad arrivare i cittadini ucraini in fuga dalle zone di guerra. A Pescara ogni giorno arrivano autobus con 20-30 profughi, per la maggior parte donne con i propri figli, e per la settimana è previsto l'arrivo di altri 70 bambini, molti dei quali orfani di padre, che verranno ospitati nella Marsica. Alcuni tra i piccoli profughi, riusciti a fuggire dall'inferno di Kiev e delle principali città in cui infiamma lo scontro con l'esercito russo, giungeranno in Italia insieme alle proprie madri.

«Sono bimbi raccolti sotto le bombe, arrivati in Ungheria dopo interminabili giorni di viaggio, dopo aver dormito sui cartoni nelle stazioni ed essersi nascosti in rifugi improvvisati mentre fuori proseguiva la pioggia di fuoco e ora raggiungeranno la nostra regione in cerca di un posto sicuro», racconta Elena Talantova, presidente dell'associazione La madre Ucraina, che lancia un appello affinché si riesca a trovare un gruppo elettrogeno entro sabato prossimo, quando si recherà personalmente al confine con la Polonia per portare gli aiuti, che verranno consegnati alla Croce Rossa polacca.

«In molti ospedali scarseggiano forniture mediche, soprattutto per interventi chirurgici d'emergenza. Inoltre, tutti i feriti si stanno ammassando negli ospedali al confine con la Polonia e servono assolutamente dei generatori di energia per garantire la continuità delle attività in sala operatoria, vitali in questo momento», aggiunge la donna. Parte ora la corsa contro il tempo per trovare luoghi idonei per ospitare i profughi, che ormai hanno superato quota duecento in Abruzzo. A Cerchio sono stati trovati i primi 20 posti presso l'ostello comunale, ma l'amministrazione, in sinergia con il gruppo Alpini e con la Protezione civile, svolgerà dei sopralluoghi per riuscire a trovare più spazi per l'accoglienza dei piccoli in fuga. Ai profughi verrà garantita l'assistenza sanitaria anche in chiave Covid con tamponi e vaccini in tutte le Asl abruzzesi, intanto l'Azienda sanitaria Lanciano Vasto Chieti, da oggi, offre accoglienza nei due hub vaccinali del territorio.
 

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Il Messaggero