“Non vi lasciamo soli”: in Abruzzo servizio psicologico gratuito a distanza

Paolo Manfreda
L’AQUILA E’ tornato attivo il servizio psicologico gratuito a distanza “Non vi lasciamo soli”, nelle quattro province abruzzesi in risposta alla pandemia...

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L’AQUILA E’ tornato attivo il servizio psicologico gratuito a distanza “Non vi lasciamo soli”, nelle quattro province abruzzesi in risposta alla pandemia da Covid-19. Le liste dei professionisti coinvolti sono consultabili nel sito della fondazione www.fopsia.it - Fondazione dell’ordine degli psicologi d’Abruzzo onlus e sul sito dell’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo, www.ordinepsicologiabruzzo.it. Nei due siti si trovano i nominativi, telefoni, giorni e orari degli Psicologi e Psicoterapeuti che hanno offerto la loro disponibilità all’ascolto.


La Fondazione dell’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo onlus si è resa disponibile fin dai primi di marzo 2020 con la costituzione di una task force di psicologi e psicoterapeuti, tutti volontari, che hanno dato vita a diversi progetti, operando su più aree: infanzia, adolescenza, soccorritori, genitorialità, forze armate, personale sanitario. Tali attività si sono concluse nei primi giorni di luglio, alcune di esse sono proseguite durante il periodo estivo. “Non vi lasciamo soli”, così è stato denominato il servizio psicologico offerto gratuitamente alla cittadinanza abruzzese, per non lasciare soli i colpiti o esposti all’emergenza traumatica, ascolto di ansie, dubbi, isolamenti, restrizione delle libertà personali, la paura del contagio, le convivenze forzate e tutto ciò che nel profondo genera una condizione di vita non scelta, in un radicale cambiamento dei propri stili di vita.


«L’obiettivo dell’intervento psicologico- spiega il presidente della Fondazione Paolo Manfreda- è quello di salvaguardare e, in alcuni casi, ripristinare l’equilibrio tra il sentimento di paura e il rischio oggettivo; sostenere per abilitare ad accettare il limite per la perdita di una discreta quota della propria libertà per garantirsi ora un po’ più di sicurezza».
In attesa dell’evolversi della situazione, a seguito di un incontro tra gli psicologi-psicoterapeuti già coinvolti nei primi progetti, si sono attivati 3 sportelli di ascolto telematico: 1) sportello di ascolto della popolazione; 2) sportello di ascolto dei positivi al Covid e persone in isolamento e 3) sportello di ascolto dei sanitari e familiari dei sanitari, che permetteranno di rispondere alle tre categorie particolarmente coinvolte dalla pandemia, che stanno vivendo momenti di forte sconforto.


«I sanitari- aggiunge Manfreda- si trovano a confrontarsi con il senso di impotenza nel non riuscire a fronteggiare con misure definitive la presenza del virus. Sono sempre più coinvolti emotivamente con la sofferenza e il senso di isolamento dei loro assistiti, che non raramente si sono trovati ad accompagnare alla morte. Altra difficoltà riscontrata nei sanitari è la carenza di personale e risorse a loro disposizione, carenza esacerbata quando si trovavano a dover isolare personale sanitario contagiato. Altra categoria fragile emotivamente è la persona che risulta positiva al Covid e che si vede confrontata, anche quando i suoi sintomi non presentano un quadro clinico problematico, a far i conti con vissuti emotivi angosciosi. E ciò coinvolge anche i familiari che si trovano a dover gestire la malattia di un proprio caro dovendosi però proteggere per evitare ulteriori contagi».


Una ulteriore disponibilità di ascolto viene offerta alle famiglie dal progetto “Pronto...Chi favola?”.
Sabrina Giangrande
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Il Messaggero