Non danneggiò l'apparato genitale del paziente, medico assolto

Non danneggiò l'apparato genitale del paziente, medico assolto
Medico marsicano accusato di aver cagionato la perdita di un testicolo a un giovane è stato assolto dal giudice del Tribunale di Avezzano perché il fatto non...

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Medico marsicano accusato di aver cagionato la perdita di un testicolo a un giovane è stato assolto dal giudice del Tribunale di Avezzano perché il fatto non sussiste. Il giovane, residente nella Marsica occidentale, aveva denunciato il medico, per negligenza, imprudenza e imperizia. Nella querela, il paziente aveva raccontato che a metà di agosto del 2015, avvertendo un acuto dolore al testicolo destro si era recato presso il proprio medico "di base", il quale, dopo aver esaminato la situazione e ascoltato i sintomi riferiti dal paziente, diagnosticava un'orchite acuta, prescrivendo una terapia medica a base di farmaci, senza tuttavia consigliare al paziente di recarsi presso il locale Pronto soccorso o altra struttura sanitaria.

Il giovane sempre secondo il suo racconto, precisava che il dolore e il gonfiore non si placavano, e così decideva di recarsi, dopo quattro ore presso il Pronto soccorso di Avezzano. «I medici dell'ospedale mi diagnosticavano una torsione e un peggioramento della situazione clinica, caratterizzato da ischemia- scrive il giovane- e conseguente infarcimento emorragico, rendeva necessario, secondo i medici di Avezzano, ricorrere a un intervento chirurgico di asportazione del testicolo».

La Procura di Avezzano, Pm Guido Cocco, dopo la denuncia iscriveva sul registro degli indagato il medico di base e nominava un perito medico, il professore Cristian D'Ovidio, per accertare il danno che aveva riportato il giovane e capire se ci fosse stata negligenza, imprudenza e imperizia del medico curante. Dopo ben 15 udienze dibattimentali, nel corso delle quali venivano sentiti numerosi testimoni e nominato un collegio peritale incaricato di valutare la condotta professionale del medico imputato, il collegio peritale incaricato dal Tribunale di Avezzano (Innocenzo Bertoldi e Antonio Grande), ha escluso ogni responsabilità del medico precisando: «Si esclude che la lesione sia derivata dalla condotta dell'imputato in quanto dall'esame istologico dei vetrini forniti dall'ospedale è risultato che il testicolo al momento dell'asportazione e quindi alla fine dell'operazione si era verificata una necrosi non oltre il 10% del tessuto dei tubuli con la conseguenza che pertanto il resto del 90% era vitale».


L'altra mattina, a conclusione dell'istruttoria dibattimentale, il giudice Paolo Lepidi, ha pronunciato la sentenza di assoluzione non essendo possibile ritenere "negligente, imprudente ed imperito il suo comportamento professionale". Soddisfatti i difensori del medico, avvocati Roberto Verdecchia del foro di Avezzano e Ivan Rea del foro di Roma.
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Il Messaggero