Imerio muore 20 giorni dopo l'incidente. Il sindaco: «Verificate se c'è un'auto pirata»

Imerio muore 20 giorni dopo l'incidente. Il sindaco: «Verificate se c'è un'auto pirata»
Ieri, molti si sono radunati a Corropoli (Teramo) per dare l'ultimo saluto a Imerio Micozzi, 62 anni, deceduto sabato sera all'ospedale Mazzini di Teramo, a seguito del...

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Ieri, molti si sono radunati a Corropoli (Teramo) per dare l'ultimo saluto a Imerio Micozzi, 62 anni, deceduto sabato sera all'ospedale Mazzini di Teramo, a seguito del coinvolgimento in uno incidente stradale avvenuto circa venti giorni fa. La dinamica dell'incidente è ancora oggetto di indagine.

Secondo quanto emerso finora, Micozzi stava tornando dal lavoro a casa con uno scooter 50. L'uomo era il titolare di un'attività commerciale, una tappezzeria situata nella frazione di Villa Rosa Martinsicuro. Mentre transitava per via del Vecchio Forte ad Alba Adriatica, una strada secondaria che porta a Corropoli, è avvenuto lo schianto contro un ulivo. Un cittadino marocchino, in bicicletta, ha trovato Micozzi a terra e ha immediatamente allertato i soccorsi.

Sul posto è intervenuta un'ambulanza del 118. I medici hanno subito constatato la gravità della situazione: Micozzi aveva riportato un politrauma da impatto che aveva coinvolto diversi organi, incluso un trauma cranico. Di conseguenza, è stato trasportato all'ospedale, dove ha poi perso la vita. In tanti nel paese chiedono alle forze dell'ordine di fare chiarezza sulla dinamica dell'incidente. Il sindaco di Corropoli, Dantino Vallese, ha dichiarato: «Chiedo alle forze dell'ordine che si stanno occupando della dinamica di quest'incidente se c'è il coinvolgimento di un altro mezzo». In poche parole, sia il sindaco che i familiari di Micozzi e i corropolesi credono che se l'uomo avesse avuto un malore mentre guidava il motorino, sarebbe caduto sull'asfalto e comunque non avrebbe subito tutte quelle ferite da schiacciamento contro l'albero. Micozzi viene descritto dai suoi concittadini come una persona perbene, un grande lavoratore, preciso e puntuale. Lascia la moglie Marilena e la figlia.

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Il Messaggero