Muore dopo l'intervento di ernia iatale: inchiesta per omicidio colposo

Muore dopo l'intervento di ernia iatale: inchiesta per omicidio colposo
È entrato in ospedale per un intervento di ernia iatale, è morto sei giorni dopo l’operazione e ora i familiari di R.S., 68 anni di Isernia, vogliono sapere...

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È entrato in ospedale per un intervento di ernia iatale, è morto sei giorni dopo l’operazione e ora i familiari di R.S., 68 anni di Isernia, vogliono sapere cosa è successo, il perché di una complicazione che si è rivelata fatale. E così, assistiti dall’avvocato Enzo Di Lodovico, la moglie, d’intesa con i figli, ha presentato un esposto alla stazione Carabinieri di Chieti Scalo. Il pm Giuseppe Falasca ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo, in questa fase a carico di ignoti. Ma, in vista dell’autopsia, che lunedì verrà affidata al medico legale professor Cristian D’Ovidio, e dunque per consentire la partecipazione ad un atto d’indagine irripetibile, avvisi di garanzia potrebbero essere notificati al personale sanitario, fermo restando che, nella eventualità, si tratta di un atto dovuto e che permette la nomina di un consulente di parte per poter partecipare all’esame autoptico.

Nel frattempo il magistrato titolare dell’inchiesta ha fatto sequestrare le cartelle cliniche. Per una eventuale azione risarcitoria, inoltre, i familiari si sono rivolti alla Giesse di Montesilvano, una società specializzata nel settore. I fatti. R.Si., che è in lista d’attesa per l’ernia iatale, il 3 dicembre riceve la comunicazione che il 7 può ricoverasi al policlinico, dove, una volta entrato, l’8 dicembre pomeriggio viene operato. Subito dopo però inizia a sentire dolori alla cassa toracica e così fino al 13 viene sottoposto ad alcuni esami diagnostici, fra i quali una Tac e un elettrocardiogramma. Alle 5 del mattino del 14 dicembre la situazione precipita: l’uomo viene trasferito nel reparto di Rianimazione in condizioni gravissime, e un paio d’ore dopo muore. I familiari sostengono di non aver avuto dai medici nessuna spiegazione sulle cause della morte, non si sa a cosa siano dovute le complicazioni. L’autopsia dovrà far luce su questo e altri aspetti per stabilire se ci sono responsabilità

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Il Messaggero