Muore tre giorno dopo l'intervento all'anca, i medici dopo l'operazione: «Intervento riuscito».

Operato all'anca, i medici: «Intervento riuscito». Ma il peziente è morto dopo tre giorni
È morto sabato, a 73 anni, tre giorni dopo aver subito un intervento all’anca, in una clinica privata di Ancona. E, ora, la procura ha aperto un fascicolo dopo...

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È morto sabato, a 73 anni, tre giorni dopo aver subito un intervento all’anca, in una clinica privata di Ancona. E, ora, la procura ha aperto un fascicolo dopo l’esposto dei familiari che, assistiti da Studio 3A, vogliono vederci chiaro. A.C., di San Giovanni Teatino, è stato ricoverato mercoledì scorso, per un intervento di protesi dell’anca, perfettamente riuscito. L’uomo racconta ai parenti di sentirsi bene, tanto che le sue dimissioni sono previste per sabato. Poi, però, quella notte, la situazione degenera e al mattino i familiari ricevono per telefono la tragica notizia: il 73enne, che non soffriva di altre patologie, è morto.

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Sconvolti, la moglie e i tre figli si precipitano in clinica e chiedono spiegazioni ai sanitari, che tuttavia non sanno fornirle e si dicono increduli. La salma viene trasferita all’obitorio dell’ospedale di Torrette di Ancona per l’autopsia. Ai familiari della vittima è concesso, dopo insistenze, di visionare alcuni fogli della cartella clinica del paziente relativi alle sue ultime ore di vita: si era svegliato all’1.30 e i sanitari avevano provato a sedarlo. Alle 3, dopo un sonno leggero, si era nuovamente svegliato, con una saturazione del sangue bassissima. Poi, dopo poco, l’arresto cardiaco che ha reso vano ogni tentativo di rianimazione.

I congiunti del 73enne, a quel punto, attraverso il consulente legale Mario Masciovecchio, si sono affidati a Studio3A-Valore spa, società specializzata nel risarcimento danni, hanno presentato una denuncia ai carabinieri di Pescara, dove vive uno dei figli. Hanno chiesto all’autorità giudiziaria di sequestrare e acquisire tutta la documentazione clinica e ordinare un’autopsia “terza” per stabilire le cause della morte ed eventuali responsabilità. Il pubblico ministero della procura di Ancona Daniele Paci ha dunque aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. 

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Il Messaggero